Il Comune di Cagliari vuole un advisor (e nuove gru) per trovare un terminalista container che operi nel transhipment
Il primo cittadino di Cagliari è intervenuto sulle questioni del porto canale chiedendo un rilanciare delle attività economiche e auspicando in particolare la ricerca di un advisor in grado di trovare soggetti interessati a svolgere attività di movimentazione container in trasbordo. Questo, nonostante siano stati vani gli sforzi profusi in tal senso dalla locale Autorità […]
Il primo cittadino di Cagliari è intervenuto sulle questioni del porto canale chiedendo un rilanciare delle attività economiche e auspicando in particolare la ricerca di un advisor in grado di trovare soggetti interessati a svolgere attività di movimentazione container in trasbordo. Questo, nonostante siano stati vani gli sforzi profusi in tal senso dalla locale Autorità di sistema portuale presieduta da Massimo Deiana negli ultimi due anni, da quando cioè Hapag Lloyd ha terminato di scalare la Sardegna con le sue navi e Contship Italia ha preferito concentrare i suoi sforzi e investimenti nel transhipment nel porto marocchino di Tanger Med.
Ricordando che la “questione dolorosa da affrontare” riguarda “circa 250 lavoratori attualmente in stato di disoccupazione” il sindaco del capoluogo sardo, Paolo Truzzu, ha detto: “È nostra ferma intenzione fare di tutto perché i lavoratori riprendano il loro lavoro, chiediamo che venga istituita una Agenzia per il lavoro terminalistico del transhipment”. afferma il sindaco. Nei giorni scorsi, insieme all’assessore Guarracino, il sindaco ha inviato a questo proposito una lettera ai Ministeri delle Infrastrutture e dei Trasporti, dello Sviluppo Economico, del Lavoro e delle Politiche Sociali, dell’Economia e delle Finanze e a quello per il Sud e la Coesione territoriale.
L’obiettivo è quello della ripresa operativa del terminal container, condizione fondamentale per lo sviluppo nel settore della logistica e di tutto l’indotto costituito da aziende che si muovono nel comparto infrastrutturale, commerciale e turistico. “Si rende necessaria un’operazione di scouting attraverso un advisor specializzato nel campo del transhipment al fine di individuare i soggetti autorevoli che possano essere interessati al sito di Cagliari” spiega il documento.
Il Comune ricorda che si parla di un compendio costituito da quasi 400 mila metri quadri di piazzale, con 1.600 metri lineari di banchina (incrementabili così come previsto dal Piano regolatore), 16 metri di fondale, fabbricati da adibire ad uffici, mensa, spogliatoi, depositi attrezzature, nonché un Punto di Ispezione Frontaliero. “È peraltro fondamentale garantire i necessari investimenti per l’adeguamento infrastrutturale, in particolare per rendere conforme il parco gru alle nuove dimensioni delle porta-container di ultima generazione” si legge nella nota.
Truzzu e l’assessore Guarracino, hanno poi specificato che “è un’azione propedeutica all’avvio di nuove procedure finalizzate ad acquisire valide manifestazioni d’interesse purché, parallelamente, si arrivi alla rapida istituzione della Zes. Senza convenienze fiscali è difficile attirare imprese interessate a cospicui investimenti. Lo diciamo da tempo: occorrono risposte definitive perché sul territorio restano disagi sociali enormi”. Sindaco e assessore hanno concluso chiedendo “l’apertura di un tavolo tecnico e politico con il coinvolgimento di tutti: attori istituzionali nazionali, regionali e locali, ovviamente con il pieno coinvolgimento dell’Autorità di Sistema Portuale del mare di Sardegna. Riteniamo che non ci sia più tempo”.
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