Il caro noli contagia sempre di più anche le navi break bulk
I noli elevati del trasporto marittimo via container stanno inducendo molti caricatori a rivolgersi alle navi multipurpose, con l’effetto però di suscitare un’impennata anche dei costi di questo tipo di trasporto. Lo evidenzia Drewry a commento del suo ultimo Multipurpose Time Charter Index, elaborato sulla base di dati relativi ai contratti di noleggio di un […]
I noli elevati del trasporto marittimo via container stanno inducendo molti caricatori a rivolgersi alle navi multipurpose, con l’effetto però di suscitare un’impennata anche dei costi di questo tipo di trasporto.
Lo evidenzia Drewry a commento del suo ultimo Multipurpose Time Charter Index, elaborato sulla base di dati relativi ai contratti di noleggio di un anno di navi breakbulk e project cargo di varie taglie.
L’ultimo aggiornamento mostra infatti per il mese di marzo costi medi di 7.795 dollari al giorno, il 15% in più rispetto a febbraio. Un valore destinato secondo la società di analisi a crescere ancora del 6,5% in aprile, raggiungendo gli 8.300 dollari/giorno. Da notare che all’inizio dell’anno il valore medio era di circa 6.500 dollari.
Secondo Drewry, i noli sono aumentati in modo significativo a marzo perché “il mercato dei noleggi di unità multipurpose ha beneficiato della scarsa capacità offerta sia dal settore dei container che da quello delle rinfuse”. In sostanza con la domanda di trasporti breakbulk a livelli stabili e con “rate di nolo nei settori concorrenti a livelli che non si vedevano da diversi anni”, i caricatori sono tornati al settore delle unità multipurpose per le loro esigenze di trasporto.
Questo fenomeno era stato peraltro illustrato recentemente sulle pagine di SHIPPING ITALY da un broker marittimo. Relativamente al caso della Uhl Faith, unità multipurpose noleggiata da Geodis per il trasporto (in proprio) di container, aveva spiegato come in quel caso l’armatore avesse ritenuto più redditizio caricare la nave di box anziché di project cargo, questo mentre parallelamente si assisteva alla rinuncia dell’impiantistica a viaggiare dentro container proprio per via dei costi sempre maggiori.
Relativamente alle evoluzioni future, Drewry si è detta infine cautamente ottimista per il lungo periodo, considerando che i problemi di capacità del trasporto container secondo alcune previsioni tenderanno a migliorare solo nel terzo trimestre dell’anno. La sua conclusione pertanto è che i segmenti multipurpose ed heavylift cresceranno ancora, anche se nel secondo trimestre 2021 meno che nel primo.
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