Lo scafo della Seabourn Venture è arrivato a Genova. Via agli allestimenti (FOTO)
Lo scafo e le sovrastrutture di quella che sarà la nuova nave da crociera Seabourn Venture è arrivato nel porto di Genova ed è stato ormeggiato alla banchina del cantiere T. Mariotti (gruppo Genova Industrie Navali) dove, da lunedì, inizieranno le attività di allestimento degli spazi interni. Il trasferimento dal porto di Trieste a Genova […]
Lo scafo e le sovrastrutture di quella che sarà la nuova nave da crociera Seabourn Venture è arrivato nel porto di Genova ed è stato ormeggiato alla banchina del cantiere T. Mariotti (gruppo Genova Industrie Navali) dove, da lunedì, inizieranno le attività di allestimento degli spazi interni. Il trasferimento dal porto di Trieste a Genova è stato effettuato con successo dal rimorchiatore Sea Dream della società genovese Oromare.
Lo scafo, con le sovrastrutture realizzate fino al ponte 9 e dotato già di motori, generatori e dei principali equipaggiamenti della sala macchine, è stato costruito presso il cantiere Cimar a San Giorgio di Nogaro e ha navigato per 1.200 miglia prima di raggiungere il capoluogo ligure. I lavori di allestimento dureranno quasi otto mesi e la consegna della nave è fissata per l’1 dicembre prossimo.
Marco Bisagno, presidente di Genova Industrie Navali, ha definito questa nuova costruzione “una nave molto complessa” e ha aggiunto che “per la prima volta abbiamo completato tutta la fase di progetto prima della costruzione”. Questo perché il Covid-19 ha indotto cantiere e armatore a concordare inevitabilmente un posticipo del completamento dei lavori di circa sei mesi.
La Seabourn Venture, prima nave expedition ultra lusso firmata dal cantiere T. Mariotti, sarà seguita da una seconda unità gemella il cui scafo è già in costruzione sempre presso lo stabilimento di Cimar a San Giorgio di Nogaro. Questa doppia commessa di Seabourn, per la quale il cantiere genovese aveva faticato non poco a ottenere i finanziamenti bancari e la copertura dell’export credit agency italiana Sace Simest, aveva conciso con l’ingresso del Gruppo Fincantieri nel capitale di Genova Industrie Navali con una quota azionaria di minoranza.
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