Ai porti del Mar Adriatico meridionale 27 milioni per cold ironing e digitalizzazione
Ammonta a 22 milioni di euro il finanziamento ottenuto dalla AdSP del Mar Adriatico meridionale nell’ambito del Programma di Azione e Coesione 2014-2020 per realizzare sistemi di cold ironing nei porti di Bari (banchina 10) e a Brindisi (Punta delle Terrare). Lo ha reso noto l’AdSP, svelando di avere ottenuto dallo stesso programma anche 4,7 […]
Ammonta a 22 milioni di euro il finanziamento ottenuto dalla AdSP del Mar Adriatico meridionale nell’ambito del Programma di Azione e Coesione 2014-2020 per realizzare sistemi di cold ironing nei porti di Bari (banchina 10) e a Brindisi (Punta delle Terrare). Lo ha reso noto l’AdSP, svelando di avere ottenuto dallo stesso programma anche 4,7 milioni per attività di digitalizzazione dei suoi scali. I due progetti erano stati ritenuti “ammissibili” ai finanziamenti all’inizio di marzo.
Nel dettaglio, quello per l’elettrificazione delle banchine (nell’ambito dell’asse D-Green Ports del programma Pac) prevede, spiega l’ente, la realizzazione di sistemi e soluzioni standard idonei a soddisfare l’attuale fabbisogno, senza però escludere “ulteriori utilizzi futuri”. A Bari in particolare saranno elettrificati due ormeggi presso la Darsena di Ponente, in grado di garantire in contemporanea le richieste di due ro-ro/ro-pax o in alternativa di un ro-ro/ro-pax più una nave da crociera. A Brindisi saranno elettrificati due ormeggi presso la banchina di Punta delle Terrare, con un impianto in grado di garantire l’alimentazione contemporanea di due navi ro-ro/ro-pax.
Il progetto prevede, inoltre, la realizzazione di due impianti fotovoltaici, uno per scalo, la cui produzione di energia elettrica supporterà il sistema di elettrificazione delle banchine così come le varie esigenze portuali “rendendo più attrattivo l’ormeggio, con alimentazione elettrica da terra, abbattendo i costi supportati dalle compagnie”.
Passando all’ambito della ‘digitalizzazione della logistica’, ricompreso nell’asse A del Pac, l’AdSP spiega che il suo progetto è stato ammesso a finanziamento al 100% dell’importo, appunto 4,7 milioni di euro, che andranno dunque a supportare “l’evoluzione della piattaforma Gaia a supporto della interoperabilità con il sistema logistico regionale, nazionale e globale, estendendola a tutti e cinque i porti del sistema”. In particolare, verrà “potenziato il Pcs Gaia e sviluppato lo Sportello Unico Amministrativo, con integrazione diretta delle soluzioni Spid e PagoPa” e si effettuerà “l’estensione della cooperazione applicativa con il sistema doganale Aida a tutti i porti del sistema, attraverso la realizzazione di varchi intelligenti per il tracciamento logistico della merce, il potenziamento del sistema di videosorveglianza a supporto della security portuale e l’attivazione, in tutti i porti, di reti Wi-Fi a disposizione dei passeggeri in transito e degli operatori portuali”.
“Adesso – ha commentato il presidente dell’ente Ugo Patroni Griffi – aspettiamo febbrilmente gli esiti del progetto, candidato sull’asse B, Parco del Castello Bari riconnessione Castello-Porto, che abbiamo presentato assieme al Comune di Bari, in cui prevediamo di effettuare interventi di adeguamento delle infrastrutture esistenti per la connessione città-porto, potenziando l’intermodalità e la mobilità sostenibile di accesso all’area della città vecchia. Un’altra sfida importante che auspichiamo di vincere”.
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