I piloti di Livorno annunciano l’arrivo delle portacontainer Megamax 24 con la Darsena Europa
In attesa di capire se e quando partiranno in concreto i lavori per la realizzazione del nuovo terminal container del porto di Livorno, la Corporazione piloti dello scalo toscano ha annunciato che anche le più grandi navi portacontainer oggi e domani in circolazione sui mari potranno essere accolte. In una comunicazione pubblicata da Fedepiloti, il […]
In attesa di capire se e quando partiranno in concreto i lavori per la realizzazione del nuovo terminal container del porto di Livorno, la Corporazione piloti dello scalo toscano ha annunciato che anche le più grandi navi portacontainer oggi e domani in circolazione sui mari potranno essere accolte.
In una comunicazione pubblicata da Fedepiloti, il Capo Pilota della corporazione livornese, com.te Simone Maggiani, con il contributo del com.te Massimiliano Lupi, ha spiegato che “il terminal contenitori permetterà di ospitare due navi Neopanamax, di 366 metri di lunghezza per 52 di larghezza (la massima classe che può transitare attualmente il Canale di Panama), e anche Megamax 24”. Vale a dire le navi che oggi hanno una capacità pari a 24.000 Teu. “Queste sono le due classi che ci auguriamo di poter avere a Livorno per intercettare tutti i traffici maggiori ma soprattutto quelli per gli Usa, storicamente il mercato più interessante per i nostri terminalisti” aggiungono i piloti dello scalo toscano. Precisando però che, rispetto ai primi progetti originari, “sono invariate le dimensioni delle dighe esterne, e avendo poi incrementato i bacini acquei interni i programmi di utilizzo saranno probabilmente rivisti. La Darsena Europa è stata originalmente impostata per accogliere diverse tipologie di navi, vado a memoria: cisterne, contenitori, ro-ro e rinfuse. Sicuramente si realizzerà il terminal contenitori”.
La nuova infrastruttura porterà con sé anche nuovi investimenti per i servizi tecnico-nautici: “Dal punto di vista organico ci sarà da valutare un incremento della forza lavoro della Corporazione. Si parla infatti di un’infrastruttura parallela a quella già esistente che porterà il porto di Livorno ad avvicinarsi a realtà già multiscalo come quella di Genova. Sarà inevitabile dover avere a disposizione più personale dei servizi tecnici in generale e probabilmente anche mezzi, mi riferisco alle nostre pilotine ma anche ai rimorchiatori” sono le parole di Maggiani. Che preannuncia poi anche la necessità di costruire “una Torre Servizi di altezza adeguata, al pari dei porti maggiori in Italia e nel mondo, da cui si possa gestire entrambe le infrastrutture. Abbiamo già un bel progetto nostro, ora si tratta di trovare le finanze, ma questa è un’altra storia…”.
Leggi l’intervista integrale al com.te Maggiani sul sito di Fedepiloti
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER QUOTIDIANA GRATUITA DI SHIPPING ITALY