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Battezzata a Savona la nuova nave ro-ro di Grimaldi. I portuali chiedono una tariffa adeguata
Dopo un viaggio di trasferimento dalla Cina più lungo del previsto, dal momento che il blocco del canale di Suez ha indotto Grimaldi Group a farle circumnavigare l’Africa, questa mattina è giunta nel porto di Savona per il suo scalo inaugurale la nave Eco Savona. Si tratta della quarta unità ro-ro ibrida della classe GG5G […]
Dopo un viaggio di trasferimento dalla Cina più lungo del previsto, dal momento che il blocco del canale di Suez ha indotto Grimaldi Group a farle circumnavigare l’Africa, questa mattina è giunta nel porto di Savona per il suo scalo inaugurale la nave Eco Savona. Si tratta della quarta unità ro-ro ibrida della classe GG5G (Grimaldi Green 5th Generation) costruita dai cantieri cinesi Jinling di Nanjing.
L’evento ha visto la partecipazione di rappresentanti delle autorità regionali e locali e della comunità portuale di Savona, di alcuni fra i principali clienti della compagnia partenopea e del top management del Gruppo Grimaldi. La cerimonia è stata introdotta dai saluti di Ilaria Caprioglio, Sindaco di Savona nonché Madrina della nave, Paolo Emilio Signorini, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, Francesco Cimmino, Direttore Marittimo del Porto di Savona, Guido Grimaldi, Corporate Short Sea Shipping Commercial Director del Gruppo Grimaldi, e Giovanni Toti, Presidente della Regione Liguria.
Al termine dei brevi interventi, Don Pietro Giacosa della Diocesi di Savona-Noli ha proceduto al rito della benedizione della Eco Savona. La cerimonia si è conclusa con il taglio del nastro e la tradizionale rottura della bottiglia da parte della madrina Ilaria Caprioglio.
“I settori delle infrastrutture e della mobilità sostenibile rivestono un ruolo centrale nell’economia italiana. Siamo quindi onorati della scelta di un player internazionale quale il Gruppo Grimaldi di intitolare la nave ro-ro più green al mondo a Savona” ha dichiarato il presidente dell’AdSP del Mar Ligure Occidentale, Paolo Emilio Signorini. “Crediamo che oggi più che mai il cambiamento e l’innovazione in chiave sostenibile sono determinanti per avere una crescita economica in grado di generare un impatto ambientale e anche sociale positivo. E’ nostro principale obiettivo rendere sempre più sostenibili le operazioni portuali per le comunità del territorio e in questa ottica il porto di Savona ha pianificato una serie di interventi come l’elettrificazione delle banchine del terminal passeggeri per la riduzione delle emissioni delle navi che stazionano in porto, realizzata nel corso di quest’anno.”
Nel suo intervento Guido Grimaldi ha sottolineato l’attenzione dimostrata tanto dal gruppo partenopeo quanto dalle autorità regionali e locali nei confronti dei temi legati allo sviluppo sostenibile della città di Savona, del suo scalo e più in generale dell’economia regionale e del commercio internazionale: “Essere qui oggi a Savona, città che ci accoglie da almeno 40 anni, a battezzare la nave ro-ro più grande e più sostenibile al mondo, è per noi un motivo di grande orgoglio oltre che un importante traguardo per il trasporto marittimo nel Mediterraneo. È la dimostrazione dell’importanza che il nostro gruppo riconosce al porto di una città che condivide con noi una visione di rilevanza strategica verso il tema ambientale” ha dichiarato. “Durante un anno difficilissimo come il 2020 abbiamo continuato ad investire in sostenibilità, e navi così all’avanguardia e così rispettose dell’ambiente come la Eco Savona ci permettono già oggi di raggiungere i target del 2050. La sostenibilità non solo paga sotto il profilo economico e finanziario, ma è un dovere sociale di tutti noi”.
Con questo primo scalo inaugurale la Eco Savona raggiungerà le navi gemelle Eco Valencia, Eco Barcelona ed Eco Livorno entrando in servizio regolare per il trasporto di carichi rotabili tra Italia (Livorno e Savona) e Spagna (Barcellona e Valencia).
Agli occhi degli ospiti che hanno preso parte alla cerimonia di battesimo della nave non è sfuggito uno striscione dei portuali savonesi nel quale si leggeva: “Grazie per la nave dedicata ma vogliamo la tariffa adeguata – No autoproduzione”. Nel porto di Savona il Gruppo Grimaldi opera sulle proprie navi in quasi totale autoproduzione e per questo ancora nel recente passato i rappresentanti dei lavoratori hanno protestato per il blocco della contrattazione del contratto collettivo e proprio per l’autonoma gestione delle operazioni di rizzaggio e derizzaggio dei carichi a bordo.