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Grimaldi cerca un terminal a Genova e annuncia: “Nuova linea passeggeri da Terminal San Giorgio”
Grimaldi Group vuole consolidare il proprio business in Liguria, cerca un terminal portuale sotto la Lanterna, porterà nei prossimi giorni a Terminal San Giorgio la nuovissima nave Eco Livorno, si prepara ad aprire la nuova linea passeggeri con la Sardegna e lancia un messaggio alle compagnie portuali. Al termine di una lunga giornata di celebrazioni […]
Grimaldi Group vuole consolidare il proprio business in Liguria, cerca un terminal portuale sotto la Lanterna, porterà nei prossimi giorni a Terminal San Giorgio la nuovissima nave Eco Livorno, si prepara ad aprire la nuova linea passeggeri con la Sardegna e lancia un messaggio alle compagnie portuali.
Al termine di una lunga giornata di celebrazioni per lo scalo inaugurale della nave Eco Savona nella città della Torretta, Guido Grimaldi, direttore commerciale delle linee short sea dell’omonimo gruppo armatoriale napoletano, condivide con SHIPPING ITALY alcune riflessioni sul futuro della sua azienda in Liguria.
La prima notizia è quella che già nei prossimi giorni anche Genova accoglierà la prima nave Grimaldi della nuova serie GG5G: “Dal prossimo fine settimana sposteremo la Eco Livorno sul collegamento fra Genova, Livorno, Catania e Malta. Da un punto di vista di accessibilità nautica e di banchine non ci sono problemi per ricevere queste grandi navi ro-ro a Terminal San Giorgio, azienda partner e amica (del Gruppo Gavio) dalla quale riceviamo un servizio eccezionale”. All’orizzonte, non a caso, sembra esserci un’acquisizione: “Siamo in cerca di un terminal nel porto di Genova, non posso negarlo, sia che sia Terminal San Giorgio o un altro. Chiaramente ci piacerebbe poter stringere le sinergie che già abbiamo con Gavio. Siamo diventati il primo operatore del porto di Genova per volumi di rotabili imbarcati/sbarcati e abbiamo intenzione di radicarci maggiormente sul territorio per cui un terminal proprio oggi è diventato essenziale. Come avviene in altri scali per noi importanti, al fine di offrire il migliore servizio possibile ai clienti la nostra strategia è quella di offrire una filiera integrata con compagnia di navigazione, agenzia marittima e terminal portuale propri”. Nel capoluogo ligure il gruppo ha già la propria agenzia che si chiama Grimaldi Logistica e si occupa delle linee short sea (il traffico deep sea è affidato invece a Intersea, agenzia parte del gruppo Finsea).
A proposito di Genova e di linee di cabotaggio, Guido Grimaldi annuncia l’intenzione di aprire un nuovo collegamento passeggeri fra la Liguria e la Sardegna: “Proprio da Terminal San Giorgio siamo intenzionati a fare la linea con Porto Torres. Il terminal è perfettamente in grado di gestire anche i traghetti passeggeri”. Ecco spiegato dunque il recente interesse e la conseguente richiesta del terminalista alla locale port authority di poter tornare a movimentare anche passeggeri in banchina come già aveva fatto per un periodo alcuni anni addietro. Un’intenzione, questa, che non piacerà a Stazioni Marittime (terminal passeggeri del porto controllato dal Gruppo Msc) ma Grimaldi evidentemente ritiene di potersi giocare a Genova le stesse carte (che legalmente si sono rivelate vincenti) grazie alle quali gestisce oggi un traffico misto passeggeri e merci a Livorno.
La linea passeggeri fra Genova e Porto Torres che la compagnia di navigazione partenopea ha in programma di avviare è quella messa a gara dal Governo nell’ambito dei contributi pubblici alla continuità territoriale marittima e che proprio Grimaldi ha impugnato al Tar perché in disaccordo con alcune condizioni poste (fra cui la clausola sociale). “Abbiamo intenzione di partecipare a tante gare ma auspichiamo che alcune clausole dei bandi vengano cambiate” dice il giovane armatore. Che poi aggiunge: “C’è, giustamente, grande attenzione alla sostenibilità, il Ministero ha pure cambiato nome per questo, e poi si prevede inutilmente di servire la rotta fra Civitavecchia e Olbia in 5 ore e mezza con una velocità richiesta di 24/25 nodi. Più si chiede a una nave di aumentare la velocità di servizio e maggiore è l’aumento esponenziale delle emissioni. Quella rotta secondo noi si può servire altrettanto bene a una velocità di 20 nodi e con un tempo di transito di 8 ore”.
Alla domanda se avesse notato lo striscione dei portuali savonesi (della Culp) che chiedono una tariffa adeguata e si oppongono all’autoproduzione, Grimaldi replica così: “Non ho visto alcuno striscione ma mi sento di dire che siamo molto ben voluti sia a Genova che a Savona dove il nostro gruppo ha generato tanta occupazione. Paghiamo il giusto e riteniamo di avere fatto un lavoro straordinario per portare in questi porti nuovi traffici di trailer significativi. A bordo della nave oggi era presente anche il presidente della Compagnia unica di Savona il quale mi ha fatto i suoi complimenti e ringraziamenti per questo nuovo investimento”. Insomma nessuna intenzione di cambiare il modello attuale sotto ogni punto di vista: “Si è creato un equilibrio che si regge in piedi e che risulta stabile. Non dimentichiamo che ci sono altri gruppi che non pagano il lavoro svolto dai portuali, non pagano le tasse né i diritti portuali…”.
Nicola Capuzzo