Anche Fugro e Poliservizi Srl al lavoro per i rilievi sottomarini del nuovo Thyrrenian Link
Se i rilievi per la realizzazione della tratta ovest del Thyrrenian Link saranno svolti in estate dalla controllata di Marnavi NextGeosolutions, quelli per la tratta est sono invece già entrati nel vivo. A esserseli aggiudicati dalla committente Terna (per un importo di 9 milioni di euro) è un raggruppamento temporaneo di imprese tra Fugro, multinazionale […]
Se i rilievi per la realizzazione della tratta ovest del Thyrrenian Link saranno svolti in estate dalla controllata di Marnavi NextGeosolutions, quelli per la tratta est sono invece già entrati nel vivo.
A esserseli aggiudicati dalla committente Terna (per un importo di 9 milioni di euro) è un raggruppamento temporaneo di imprese tra Fugro, multinazionale olandese specializzata nella raccolta e nell’analisi di dati geologici, e Poliservizi Srl, società con sedi a Messina e Roma che pure effettua indagini marine e terrestri, attiva anche come agenzia marittima.
In particolare – spiegano a SHIPPING ITALY Franco Marra e Giancarlo Cristofaro, project manager rispettivamente delle controparti olandese e italiana – Fugro si occuperà dei rilievi in ambito propriamente offshore (in fondali profondi 50 metri o più), mentre Poliservizi seguirà le attività ‘in shore’ (in aree con profondità inferiore ai 50 metri, in corrispondenza dei futuri approdi a terra dei cavi, che alle due estremità raggiungeranno precisamente Salerno e Termini Imerese).
Ad oggi come detto la survey, avviata in marzo, è in pieno svolgimento: Fugro sta per completare le attività con la sua nave da ricerca Kobi Ruegg (del 2015), cui subentrerà poi la Atlantis Dweller, altra unità della sua flotta costruita nel 2009. Per quel che riguarda i compiti in capo a Polisrevizi, la società sta per ultimare, per mezzo di unità minori, la fase di rilievi geofisici cui faranno seguito quelli geotecnici e ambientali. La conclusione delle attività è prevista per il mese di giugno.
Il Thyrrenian Link è un progetto di Terna per collegare la Sicilia con la Sardegna e la penisola italiana attraverso un doppio cavo sottomarino con lunghezza di 950 chilometri per tratta e di 1.000 MW di potenza. In particolare la tratta est, quella che connetterà la Campania alla Sicilia, prevede l’installazione di due cavi e altrettanti elettrodi sottomarini da 480 km.
F.M.
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