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I noli delle navi bulk carrier sono ai massimi da 10 anni
Gli armatori di navi bulk carrier in questo 2021 hanno sempre più motivi per sorridere. L’indice Baltic Dry Index che traccia l’andamento di mercato dei noli ha infatti raggiunto ieri (mercoledì 21 aprile) un nuovo massimo storico per il settore da 10 anni a questa parte grazie alla spinta delle grandi navi capesize e delle […]
Gli armatori di navi bulk carrier in questo 2021 hanno sempre più motivi per sorridere. L’indice Baltic Dry Index che traccia l’andamento di mercato dei noli ha infatti raggiunto ieri (mercoledì 21 aprile) un nuovo massimo storico per il settore da 10 anni a questa parte grazie alla spinta delle grandi navi capesize e delle spedizioni di minerali di ferro dal Brasile. Più precisamente il Bdi ha superato quota 2.700 punti (+9,6%) rispetto al giorno precedente rivedendo livelli che dal mese di ottobre del 2010 non erano più stati raggiunti. Si è trattato del secondo balzo in avanti più rilevante del 2021 dopo quello a cui si è assistito il 17 febbraio scorso.
Il nolo giornaliero medio per le capesize sul mercato spot è salito di 4.638 dollari arrivando a quota 33.290 dollari grazie all’impulso, come detto, di una maggiore domanda di trasporto via mare di iron ore dal Sud America verso l’Asia. Volumi sostenuti vengono spediti via mare anche dall’Australia nell’ultimo periodo. Secondo alcune società di brokeraggio navale (fra queste Intermodal) la navi bulk carrier hanno spazio per guadagnare ancora terreno verso una migliore redditività.
In netta salita anche il panamax index che ha guadagnato in un giorno 133 punti (+5,2%) raggiungendo quota 2.690 punti, vale a dire noli giornalieri medi sul mercato spot pari a oltre 24.200 dollari. Stesso andamento positivo anche per le navi classe supramax.