Il Venice Ro Port Mos torna a movimentare il comitato di gestione dell’AdSP Veneta
Mandato nuovo e nuovo comitato di gestione per l’Autorità di sistema portuale del Mar Adriatico Settentrionale ma a tenere banco sono sempre le vecchie questioni legate alla concessione del terminal ro-ro di Fusina operato dalla società Venice Ro-Port Mos. In una nota la port authority oggi guidata dal commissario straordinario Cinzia Zincone (che presto lascerà […]
Mandato nuovo e nuovo comitato di gestione per l’Autorità di sistema portuale del Mar Adriatico Settentrionale ma a tenere banco sono sempre le vecchie questioni legate alla concessione del terminal ro-ro di Fusina operato dalla società Venice Ro-Port Mos. In una nota la port authority oggi guidata dal commissario straordinario Cinzia Zincone (che presto lascerà spazio a Fulvio Lino Di Blasio) ha fatto sapere che oggi si è tenuto il Comitato di Gestione “in apertura del quale, su richiesta dei membri Fabrizio Giri, in rappresentanza
della Città Metropolitana di Venezia, e Maria Rosaria Anna Campitelli, in rappresentanza della Regione Veneto, si è disposto il rinvio dei primi due punti all’ordine del giorno: l’approvazione della variazione ai residui e passivi dell’esercizio finanziario 2020 e il Rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2020”. La comunicazione aggiunge che “la richiesta dei rappresentanti della Città Metropolitana di Venezia e della Regione del Veneto è stata motivata dalla volontà di approfondimento delle poste in bilancio connesse all’esecuzione del contratto tra AdSP Mar Adriatico Settentrionale e la società Venice.Ro.Port.Mos in riferimento all’atto aggiuntivo del 2020 e ai pareri formulati
dall’Avvocatura dello Stato”. L’anno scorso proprio l’opposizione dei due membri del comitato di gestione all’approvazione del bilancio annuale dell’ente aveva infine portato al commissariamento della port authority (sempre con Pino Musolino al vertice comunque). Il motivo del contendere allora come oggi erano l’approvazione del riequilibrio del piano economico finanziario dell’ente e la variazione del contenuto della concessione assentita al terminalista Venice-Ro Port Mos.
Nel comitato di gestione appena andato in scena l’AdSP ha comunicato anche l’esito dei lavori della commissione consultiva per i porti di Venezia e Chioggia in merito ai seguenti punti: “Determinazione del numero massimo di autorizzazione di attività di impresa portuale da rilasciarsi per il 2021 e di autorizzazioni da rilasciarsi per la fornitura di servizi specialistici, complementari e accessori, al ciclo delle operazioni portuali per l’anno 2021”. Numero massimo che il Comitato di Gestione, in base al parere positivo espresso in merito dalla commissione, ha deliberato di incrementare di un’unità per le imprese concessionarie di banchina che movimentano merci conto terzi che operano in settori strategici per lo scalo
veneziano. Si è invece deciso di mantenere il numero massimo, pari a tre, di autorizzazioni per le imprese non concessionarie che operano per conto terzi, e di innalzare a sei le autorizzazioni per le attività di impresa relative al trasporto di rinfuse e di colli eccezionali nel porto lagunare.
Altro tema all’ordine del giorno era la determinazione quantitativa dell’organico dell’impresa autorizzata ex art. 17 nel porto di Venezia per l’anno 2021 con riferimento alla Nuova Compagnia Lavoratori Portuali nel Porto di Venezia e 29 unità per il porto di Chioggia.
In conclusione dei lavori il Comitato di Gestione ha espresso parere positivo in merito al rilascio di due concessioni infraquadriennali rilasciate alla Società Arkema S.r.l. (il cui stabilimento di Porto Marghera impiega circa una cinquantina di dipendenti, ha una capacità produttiva di circa 100mila tonnellate ed alla Società Italgas Reti S.p.a. per dar corso ad un cantiere programmato per il rifacimento dei tratti di emersione della rete.
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