Unione Piloti conferma Bellomo che torna all’assalto di Fedepiloti e Mims
L’Unione Piloti ha riconfermato i capitani Vincenzo Bellomo e Marco Ragusa nei ruoli, rispettivamente, di presidente e vicepresidente dell’associazione al termine della sua 14esima assemblea annuale che si è svolta in videoconferenza. Dopo avere ringraziato chi lo ha sostenuto – “un segnale importante di compattezza della categoria per dare continuità alla difesa del servizio di […]
L’Unione Piloti ha riconfermato i capitani Vincenzo Bellomo e Marco Ragusa nei ruoli, rispettivamente, di presidente e vicepresidente dell’associazione al termine della sua 14esima assemblea annuale che si è svolta in videoconferenza.
Dopo avere ringraziato chi lo ha sostenuto – “un segnale importante di compattezza della categoria per dare continuità alla difesa del servizio di pilotaggio che è sotto attacco!” -, Bellomo ha tenuto un discorso centrato sulle difficoltà del momento, in cui ha lanciato diverse frecciate innanzitutto a Fedepiloti, l’altra associazione dei piloti italiani che vanta un numero maggiore di aderenti.
Primo tema affrontato è stato quello del tentativo di “rivedere la natura giuridica delle Corporazioni” trasformandole in società cooperative speciali. Una “folle iniziativa” che, nel caso si concretizzasse – si legge in una nota della stessa Unione Piloti – farebbe venir meno “l’obiettivo principale del pilotaggio, ovvero quello di garantire le esigenze di sicurezza della navigazione e dell’approdo”.
Puntando poi il dito direttamente contro il presidente dell’associazione ‘rivale’ Luigi Mennella, Bellomo si è chiesto retoricamente come questi possa prendere atto che la personalità giuridica pubblica delle corporazioni sia oggi in discussione dopo che il Tribunale di Venezia, sulla base di tesi sostenute dallo stesso Mennella e da alcuni piloti della Corporazione dell’Estuario Veneto, abbia creato “il pericoloso precedente di includere le Corporazioni di piloti tra le società cooperative regolate da leggi speciali”.
Il presidente dell’Unione Piloti, dopo avere espresso preoccupazione anche per l’iniziativa di Fedepiloti di promuovere gli Stati generali sul pilotaggio marittimo, ha criticato la richiesta, pure fatta sua tra gli altri anche dall’associazione rivale, di modificare quanto disposto in materia dal Codice della Navigazione, che invece secondo Bellomo “nonostante i suoi 80 anni, dimostra ancora la capacità di anticipare le legislazioni moderne”.
Al di là dei temi di scontro con Fedepiloti, il presidente Bellomo ha poi affrontato la questione del rinnovo tariffe per il servizio introdotte dal Ministero, avverso il quale l’associazione ha presentato ricorso al Tar e che secondo Bellomo avranno “effetti disastrosi” per la categoria. “In particolare si è discusso della spesa ma non si è voluto discutere dell’elemento principale per noi piloti: il valore del nostro lavoro. […] Oggi tale valore mensile è 2.043,80 euro lordo e le nuove proposte avanzate da alcune associazioni dell’utenza portuale di riformare le tariffe di pilotaggio porterebbero a una perdita di circa il 14% su base annuale dei ricavi delle Corporazioni”. Bellomo ha inoltre svelato che l’Unione Piloti lo scorso 11 maggio è stata ricevuta dal Ministero per verificare la possibilità di ritirare il ricorso in atto, ma che l’esito è stato negativo.
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