Per la Civitavecchia – Arbatax – Cagliari il Ministero vara una soluzione ‘ponte’ a suo rischio
Non una nuova gara, ma una procedura negoziata per individuare un operatore in grado di offrire il servizio limitatamente al periodo tra il 1 luglio e il 31 dicembre 2021, e con la garanzia che comunque il rischio d’impresa sarà a carico del Mims. E’ questa la soluzione ‘ponte’ individuata dallo stesso Ministero delle Infrastrutture […]
Non una nuova gara, ma una procedura negoziata per individuare un operatore in grado di offrire il servizio limitatamente al periodo tra il 1 luglio e il 31 dicembre 2021, e con la garanzia che comunque il rischio d’impresa sarà a carico del Mims.
E’ questa la soluzione ‘ponte’ individuata dallo stesso Ministero delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili per la gestione del trasporto marittimo in continuità territoriale sulla linea Civitavecchia-Arbatax-Cagliari, dopo che la relativa gara per l’affidamento nei prossimi 5 anni si è chiusa con un nulla di fatto e dopo che, nel frattempo (secondo quanto riferito dalle testate sarde) Tirrenia ha deciso di sospendere il servizio con Arbatax a partire proprio dall’inizio di luglio, rendendolo non più prenotabile sul suo sito web.
Nel dettaglio, il dicastero guidato da Enrico Giovannini ha avviato una procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara per assicurare il servizio per la durata di sei mesi dalla data della firma del relativo contratto (“presumibilmente” appunto tra il 1 luglio e il 31 dicembre 2021), fissando i requisiti in termini di unità da utilizzare, frequenza e orari del collegamento, nonché tariffe da applicare a residenti e non. I costi d’esercizio sono stimati in circa 17,24 milioni di euro, ma “in considerazione dell’estrema urgenza e transitorietà dell’affidamento”, il rischio commerciale è appunto totalmente allocato allo stesso Mims. “La riscossione dei ricavi da traffico è effettuata dall’operatore aggiudicatario, a fronte del versamento di un corrispettivo pari alla differenza fra i costi stabiliti ex ante (soggetti ad eventuale ribasso) e i ricavi concretamente consuntivati e incassati dall’aggiudicatario a parziale copertura dei costi” viene inoltre precisato.
Per quel che riguarda l’offerta, il Mims evidenzia tra le altre cose che il viaggio deve essere effettuato in notturna, con partenza non prima delle 19, e che la durata massima della traversata fra Civitavecchia e Cagliari deve essere di 11 ore (8 tra Civitavecchia e Arbatax e 4 tra Arbatax e Cagliari). In particolare in alta stagione (tra inizio luglio e fine settembre e tra il 19 e il 31 dicembre) la linea dovrà essere assicurata con l’impiego di due navi “Classe MN – Tr (Ro-Pax) TP” e avere frequenza giornaliera, mentre negli altri periodi il collegamento potrà essere trisettimanale ed essere assicurato da una sola unità. Oltre a non essere più vecchie di 20 anni, le navi in questione dovranno essere in grado di trasportare almeno 800 passeggeri (di cui 400 in cuccetta). Relativamente ai rotabili, la capacità di trasporto in caso di mezzi solo pesanti deve essere di “820 metri lineari di corsia e saturati i restanti spazi con n. 46 autovetture”, mentre in caso di sole auto deve essere possibile ospitarne 620. Nessun cenno, infine, viene fatto alla presenza di una clausola sociale nella procedura.
Il termine per la presentazione delle manifestazioni di interesse è fissato già per il prossimo 31 maggio.
Si può sperare che l’avvio di questa procedura, per quanto volta a trovare una soluzione temporanea, porrà anche fine alla tensione che si era creata negli ultimi giorni tra lo stesso Mims e la Regione Sardegna dopo il previsto addio di Tirrenia al collegamento. Nei giorni scorsi l’assessore ai Trasporti sardo Giorgio Todde aveva anche annunciato alla stampa locale di essere “pronto a portare il ministero dei Trasporti e i suoi dirigenti in tribunale” per l'”interruzione di pubblico servizio” che si sarebbe venuta a creare con lo stop ai collegamenti tra Civitavecchia e Arbatax.
F.M.
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