Dal fondo complementare al Pnrr oltre 158 milioni per banchine e dighe di Catania e Augusta
Buone notizie per i porti di Augusta e Catania dal fondo complementare al Pnrr. Nel piano sono stati infatti inseriti interventi per l’elettrificazione delle banchine e il ripristino o il completamento delle dighe foranee dei due scali, per un finanziamento totale di oltre 158 milioni di euro. Nel dettaglio, per l’elettrificazione delle sue banchine Augusta […]
Buone notizie per i porti di Augusta e Catania dal fondo complementare al Pnrr. Nel piano sono stati infatti inseriti interventi per l’elettrificazione delle banchine e il ripristino o il completamento delle dighe foranee dei due scali, per un finanziamento totale di oltre 158 milioni di euro. Nel dettaglio, per l’elettrificazione delle sue banchine Augusta riceverà 32,6 milioni di euro, mentre a Catania per lo stesso tipo di intervento ne andranno 56,5. Altri 70 milioni andranno allo stesso scalo per il “consolidamento e ricarica della mantellata della diga foranea”, così come al “rafforzamento e potenziamento della testata”.
Nel porto megarese, rende noto l’AdSP, verrà inoltre presto avviato il completamento della diga foranea. Per il primo lotto di lavori, la cui partenza è prevista nel corso del mese di giugno, l’ente ha già stanziato tramite propri fondi l’intero importo di 52,9 milioni di euro. Gli interventi del secondo lotto potranno inoltre contare su altri 41 milioni del finanziamento previsto dal Decreto Ministeriale n. 353 del 13 agosto 2020. Insieme, spiega l’ente, le opere garantiranno “la ricostruzione della diga foranea dopo un ventennio dalla sua costruzione, con l’ulteriore ed evidente vantaggio di garantire la sicurezza del porto”.
Nel frattempo nello scalo sono già stati completati i lavori di rifiorimento e ripristino statico della diga nel tratto interessato dalle testate e dalle zone limitrofe alla bocca centrale.
L’AdSP ha ricordato che alcuni accertamenti avevano già “acclarato la necessità e l’urgenza di intervenire, con maggiore sollecitudine, sulle testate della bocca centrale e sui tratti limitrofi della diga foranea esistente”.
In particolare questo primo intervento si è concentrato sul tratto sud e nord della testata della diga centrale allo scopo di ricostruire l’originaria sagoma dell’opera, il tutto per un importo complessivo di 12 milioni di euro, interamente finanziati con fondi comunitari ottenuti con Programma Operativo Nazionale. I lavori avevano avuto inizio nel giugno del 2019.
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