Tirrenia in A.S. apre un nuovo fronte legale contro Moby per i crediti insoluti verso Cin
I commissari di Tirrenia in Amministrazione Straordinaria (Beniamino Caravita di Toritto, Gerardo Longobardi e Stefano Ambrosini), secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Radiocor, hanno avviato un’azione legale in surroga di Cin (Compagnia Italiana di Navigazione) contro Moby per chiedere la restituzione di quanto quest’ultima deve ancora alla sua controllata. Come riportato in esclusiva nei giorni […]
I commissari di Tirrenia in Amministrazione Straordinaria (Beniamino Caravita di Toritto, Gerardo Longobardi e Stefano Ambrosini), secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Radiocor, hanno avviato un’azione legale in surroga di Cin (Compagnia Italiana di Navigazione) contro Moby per chiedere la restituzione di quanto quest’ultima deve ancora alla sua controllata.
Come riportato in esclusiva nei giorni scorsi da SHIPPING ITALY il gruppo controllato da Vincenzo Onorato per anni ha incassato ingenti somme di denaro per conto della e dalla sua controllata Cin ma senza retrocedere poi quanto dovuto né stabilendo un piano di rientro di questo debito. Al 30 giugno 2020 l’ammontare degli incassi non retrocessi da Moby a Cin ammonta a 98,1 milioni di euro, a fronte di un debito complessivo della prima nei confronti della seconda pari, alla stessa data, a 140,7 milioni di euro e di una posizione netta infragruppo di 65,2 milioni.
Stando a quanto appreso da Radiocor questa azione legale porterà a un allungamento dei tempi del concordato in continuità presentato da Cin al tribunale di Milano. I commissari sono intervenuti in qualità di creditori di Cin (per il prezzo deifferito e non ancora pagato relativamente all’acquisto dell’ex compagnia di navigazione pubblica) che a sua volta è creditrice di Moby per appunto quasi 70 milioni di euro. “Come consentito dalla legge, in virtù di questa posizione di creditori, si sono mossi al posto di Cin per chiedere che Moby paghi il suo debito, cosa che renderebbe piuù facile per Tirrenia in amministrazione straordinaria rientrare del proprio credito verso Tirrenia Cin”.
Di fronte a questa azione, i legali di Cin avrebbero chiesto al tribunale di Milano di avere ulteriore tempo per modificare il piano di concordato in continuità.
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