Dopo lo sciopero dei portuali sulla sicurezza, la Usb ricevuta al Ministero
Potenziamento degli uffici di controllo e monitoraggio del lavoro portuale all’interno delle AdSP, istituzione di presidi fissi di primo soccorso e antincendio in tutti gli scali italiani, maggiore monitoraggio e controllo, da parte delle stesse authority, in materia di concessioni, appalti e organico portuale. Sono queste le istanze presentate quest’oggi da una delegazione del coordinamento […]
Potenziamento degli uffici di controllo e monitoraggio del lavoro portuale all’interno delle AdSP, istituzione di presidi fissi di primo soccorso e antincendio in tutti gli scali italiani, maggiore monitoraggio e controllo, da parte delle stesse authority, in materia di concessioni, appalti e organico portuale.
Sono queste le istanze presentate quest’oggi da una delegazione del coordinamento nazionale Usb Porti al Ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità Sostenibili.
L’incontro fa seguito allo sciopero organizzato per il 14 giugno dalla sigla sindacale nei porti di Trieste, Genova, Livorno, Civitavecchia, Cagliari, Piombino e Carrara.
Il primo risultato ottenuto dalla giornata di mobilitazione secondo la Usb è stato proprio l’apertura di un confronto a livello ministeriale sui temi al centro della protesta. Un primo momento di interlocuzione “che dovrà essere accompagnato e sostenuto dalle vertenze territoriali che quotidianamente portiamo avanti nei vari porti”. Nel dettaglio la delegazione, guidata dal coordinatore nazionale del settore trasporti Usb Lavoro Privato Francesco Staccioli, ha incontrato Teresa di Matteo, Vice Capo di Gabinetto del Ministero e responsabile per la Direzione generale per la vigilanza sulle Autorità di sistema portuale, e Mauro Bonaretti, Direttore dipartimento trasporti e navigazione. A loro ha presentato le sue istanze in materia di sicurezza e salute ed evidenziato come Usb abbia oggi “una forte rappresentatività nei maggiori porti Italiani”. All’incontro seguirà la consegna a breve di una nota scritta, peraltro richiesta dallo stesso ministero, in cui il sindacato sottoporrà al ministero le proprie proposte e soluzioni alle problematiche evidenziate.
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