Assarmatori: non disperdere a pioggia le risorse del Pnrr per il cold ironing
Assarmatori ha partecipato ieri (17 giugno 2021, ndr) a un’audizione presso la IV Commissione, Territorio e Ambiente della Regione Liguria presieduta dal Consigliere Domenico Cianci durante la quale ha rilanciato e precisato le sue posizioni in materia di sostenibilità ambientale. Dopo avere ribadito la disponibilità dell’associazione a fornire il proprio contribuito nei tavoli istituzionali sui […]
Assarmatori ha partecipato ieri (17 giugno 2021, ndr) a un’audizione presso la IV Commissione, Territorio e Ambiente della Regione Liguria presieduta dal Consigliere Domenico Cianci durante la quale ha rilanciato e precisato le sue posizioni in materia di sostenibilità ambientale.
Dopo avere ribadito la disponibilità dell’associazione a fornire il proprio contribuito nei tavoli istituzionali sui temi ambientali, Michele Francioni, componente della Commissione tecnica ShipTechnology, Maritime Safety & Environment di Assarmatori, ha parlato innanzitutto del Genoa Blue Agreement, l’accordo volontario sottoscritto nel 2019 che ha introdotto una sorta di area Seca (Sulphur emission control area) a Genova e Savona per le navi passeggeri in servizio di linea (comprese quelle del settore delle crociere) che scalano con più frequenza i due porti liguri, e successivamente è stato aggiornato a ricomprendere anche le unità cargo.
Al riguardo, l’associazione si è espressa a favore di un suo prolungamento a patto di mantenere la caratteristica della volontarietà. In alternativa, nel caso lo si volesse rendere obbligatorio, secondo Assarmatori sarebbe indispensabile la sua applicazione in modo univoco e uniforme in tutti gli altri porti italiani, per evitare di penalizzare alcuni scali o alcune tipologie di navi e di creare distorsioni nel mercato.
Relativamente ai progetti di cold ironing e il ricorso al Gnl, Francioni ha ribadito che secondo Assarmatori l’elettrificazione delle banchine è un progetto fondamentale e per questo è stato giustamente inserito fra quelli da finanziare con il Pnrr, ma anche che sia necessario concentrare le risorse nei porti in cui sono operati i servizi regolari di linea e sulle banchine in cui attraccano le navi che possono realmente beneficiare del collegamento alla linea elettrica portuale, pociché “disperdere a pioggia le risorse sarebbe un errore grave”.
Relativamente all’impiego del Gnl, l’associazione ha ribadito di vederlo come la “miglior soluzione ponte” verso l’obiettivo di una riduzione definitiva delle emissioni di carbonio, fissata dall’International Maritime Organization (Imo) per il 2050.
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