Addio “d’urgenza” alla bandiera italiana per AidaCara
Costa Crociere ha richiesto “con procedura d’urgenza” alla Capitaneria di Porto di Genova la cancellazione dal registro internazionale della Aida Cara, poiché intendere dismettere la bandiera italiana dalla nave, destinata ora a “iscrizione in un Registro di Paese non comunitario”. La cruiseship è parte della flotta di Aida Cruises (controllata dalla società genovese), di cui […]
Costa Crociere ha richiesto “con procedura d’urgenza” alla Capitaneria di Porto di Genova la cancellazione dal registro internazionale della Aida Cara, poiché intendere dismettere la bandiera italiana dalla nave, destinata ora a “iscrizione in un Registro di Paese non comunitario”.
La cruiseship è parte della flotta di Aida Cruises (controllata dalla società genovese), di cui è stata peraltro la prima unità di sempre avendo preso servizio per la compagnia tedesca nel giugno del 2016.
Solo due giorni era stata la stessa Aida a segnalare la cessione della sua nave più datata, come parte di un percorso di rinnovamento della flotta che la vedrà nel corso del 2021 ricevere la sua seconda unità a Gnl, la Aida Cosma. Come emerso, pure due giorni fa, un’altra newbuilding attesa dalla compagnia tedesca nel 2023 sarà invece destinata a Carnival Cruise Line, per decisione di Carnival Coporation cui entrambi i brand fanno capo.
Tornando alla AidaCara, va ricordato che la nave, in passato nota solo come Aida, è stata realizzata nel 1996 dal cantiere finlandese Kvaerner Masa-Yards di Helsinki. Lunga circa 202 metri, è in grado di accogliere 1.186 passeggeri e 360 membri dell’equipaggio.
Ad oggi non è nota l’identità del suo acquirente, ma la richiesta di una procedura d’urgenza lascia pensare che la nuova proprietà possa avere dei piani ben definiti per la nave e voglia attuarli a breve. In particolare secondo il Codice della Navigazione, la procedura d’urgenza stabilisce che la nave possa essere cancellata dal registro prima del termine consueto di 60 giorni “subordinatamente all’assenza o all’avvenuto soddisfacimento od estinzione dei crediti o diritti reali o di garanzia risultanti dalla matricola o dai registri, e al deposito di fideiussione bancaria a garanzia di eventuali diritti non trascritti, pari al valore della nave accertato dai competenti organi tecnici dell’Amministrazione dei trasporti e della navigazione”.
F.M.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER QUOTIDIANA GRATUITA DI SHIPPING ITALY