Anche Giochi Preziosi colpita dalla crisi dei trasporti via mare: 5.500 container fermi in Cina
La crisi del trasporto marittimo ha fatto tra le sue vittime anche Giochi Preziosi. Dalle pagine del Corriere della Sera il patron del gruppo Enrico Preziosi ha spiegato di essersi ritrovato con diverse migliaia di container bloccati in Cina e di temere che la situazione possa non risolversi in tempo per le festività natalizie, che […]
La crisi del trasporto marittimo ha fatto tra le sue vittime anche Giochi Preziosi.
Dalle pagine del Corriere della Sera il patron del gruppo Enrico Preziosi ha spiegato di essersi ritrovato con diverse migliaia di container bloccati in Cina e di temere che la situazione possa non risolversi in tempo per le festività natalizie, che richiedono di avere i giocattoli disponibili sugli scaffali dei negozi già nel mese di ottobre.
“Ho 5.500 container fermi nei porti della Cina. Per sbloccare le navi e ricevere la merce le compagnie asiatiche ci chiedono di pagare cifre astronomiche: invece dei circa 10 milioni che abbiamo sempre versato per queste spedizioni, ora ce ne vogliono più di 60” ha dichiarato Preziosi, ipotizzando che la causa delle difficoltà possa essere “parte della grande disputa commerciale tra Cina e Occidente”. “Nei trasporti – ha affermato – è in atto una sorta di asta speculativa, equiparabile a una nuova battaglia sui dazi”.
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