Prossimo l’accordo sul La Spezia Container Terminal che sblocca il futuro dello scalo
È un quadro generale positivo quello che è emerso dal convegno organizzato dall’Autorità di Sistema del Mar Ligure Orientale, Wista e Propeller Club sugli impatti per il settore marittimo-portuale del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Nella sede toscana dell’ente, dopo i saluti dei vertici Mario Sommariva per l’ente portuale, Paola Tognani per Wista e […]
È un quadro generale positivo quello che è emerso dal convegno organizzato dall’Autorità di Sistema del Mar Ligure Orientale, Wista e Propeller Club sugli impatti per il settore marittimo-portuale del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Nella sede toscana dell’ente, dopo i saluti dei vertici Mario Sommariva per l’ente portuale, Paola Tognani per Wista e Sandro Bucchioni per il Propeller di La Spezia e Marina di Carrara sono seguiti interventi che hanno evidenziato un’apprezzata gestione dei due porti del sistema ligure-toscano.
Il convegno è stata anche l’occasione per una vera e propria lezione introduttiva alle linee guida del Pnrr nel settore svolta da Greta Tellarini, professore ordinario di Diritto della Navigazione e dei Trasporti dell’Università di Bologna. Il piano, fondato sui pilastri del piano Green Deal della Commissione Europea, mira alla riduzione dell’inquinamento dei trasporti e all’applicazione dell’agenda digitale grazie a programmi di potenziamento e ammodernamento del sistema ferroviario e logistico, anche aeroportuale, ed è finalizzato a creare un’interconnessione fra tutte le infrastrutture con forti intendimenti di semplificazione normativa.
Mario Sommariva nel fare il punto delle opere nei porti del sistema relativamente a Marina di Carrara ha informato che entro l’estate sarà pronto il Lotto 4 del Waterfront, la gara è partita e seguiranno a breve gli altri lotti – mentre per il molo passeggeri di La Spezia si è alla vigilia di un accordo con Lsct che ne permetterà la realizzazione entro il 2022. Sempre nello scalo spezzino i lavori al terzo bacino del porto si concluderanno entro il 2024 grazie ai finanziamenti provenienti per 60 milioni di euro dal fondo complementare e per 100 milioni di euro circa dal terminalista Lsct. La realizzazione di tutti lavori previsti nei due porti del sistema del Mar Ligure Orientale vedrà conclusione con certezza nel 2026: la transizione energetica green sarà il filo conduttore, in particolare a La Spezia dove si portano avanti due progetti pilota per l’elettrificazione e per l’utilizzo dell’idrogeno con Enel e nel contempo si lavora con Snam per portare il Gnl sulle banchine. A proposito di intermodalità nello scalo ligure è previsto un piano di incremento dall’attuale 32% al 50% da raggiungere con il contributo del terminal Lsct mentre in quello toscano si è già lavorato in questo senso: da pochi mesi sono stati completati i lavori che hanno aumentato i fasci ferroviari nella banchina Fiorillo.
Fra gli obiettivi strategici del presidente Sommariva quello di costruire fattivamente le Zls (previste a La Spezia e Livorno) per creare il giusto intreccio fra porto/logistica e industria e quello di investire anche nelle risorse umane oltreché in quelle infrastrutturali con formazione, tecnologia e ogni altro strumento che possa creare posti di lavoro con attenzione particolare all’ingresso di personale femminile.
Cinzia Garofoli
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