Il sindacato pronto ad adire le vie legali nel caso NLG-Tremiti
Resta in alto mare la vertenza occupazionale dei marittimi ex Cin – Compagnia Italiana di Navigazione che avrebbero dovuto essere assunti da Navigazione Libera del Golfo, la società che si è aggiudicata la gara ministeriale per la sovvenzione (12,2 milioni di euro in tre anni) al servizio di continuità territoriale con le Isole Tremiti. Come […]
Resta in alto mare la vertenza occupazionale dei marittimi ex Cin – Compagnia Italiana di Navigazione che avrebbero dovuto essere assunti da Navigazione Libera del Golfo, la società che si è aggiudicata la gara ministeriale per la sovvenzione (12,2 milioni di euro in tre anni) al servizio di continuità territoriale con le Isole Tremiti.
Come riferito nei giorni scorsi, sebbene il contratto fra Nlg e il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili partisse oggi, l’accordo per l’assunzione dei lavoratori del precedente concessionario non è stato raggiunto. Il sindacato ha infatti rigettato la proposta di Nlg di arruolare tutti e 29 i marittimi nel turno particolare, eccependo che la clausola sociale prevista dalla gara stabilisse il mantenimento del precedente inquadramento, anche per i 17 titolari di un contratto in Crl – continuità di rapporto di lavoro.
“Vi diffidiamo – hanno intimato le segreterie nazionali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti in una nota alla compagnia partenopea – dal richiedere ai lavoratori la cancellazione o la dimissione dai rispettivi turni pena la non assunzione. Questo è un atto gravissimo che lede fortemente non solo il modello relazionale proficuo e collaudato con Assarmatori ma viola fortemente gli atti di gara che prevedono specifici adempimenti a garanzia della continuità occupazionale”.
Per il sindacato esistono gli estremi di un ricorso alle vie legali: “È evidente che il perpetrarsi di un atteggiamento ostile che danneggia fortemente i lavoratori e contravviene agli obblighi assunti con la partecipazione al bando di gara e ancor più al rispetto di quanto sottoscritto in sede di aggiudicazione del servizio, ci costringerà ad attivarci presso tutte le sedi competenti, ivi comprese quelle giudiziarie a tutela dei lavoratori ma anche delle risorse pubbliche”.
Per le ooss, tuttavia, la soluzione dovrebbe essere politica: “Il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile ci convochi con urgenza uni specifico tavolo di confronto con tutti gli aggiudicatari e/o affidatari temporanei per fare chiarezza su regole ed obblighi”. Le sigle sindacali hanno inoltre invitato ad intervenire anche Assarmatori, chiedendole – in qualità di associazione rappresentante di Nlg – di farla “rientrare nel perimetro delle regole”.
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