Grimaldi (Alis): “Rendere strutturali Marebonus e Ferrobonus con 100 mln l’anno ciascuno”
Al vertice di una associazione che ad oggi riunisce “oltre 1.600 realtà e oltre 32 miliardi di euro di fatturato aggregato” e rappresenta 196mila persone, Guido Grimaldi dal palco della Tre Giorni di Alis a Sorrento ha lanciato anche quest’anno il suo ‘messaggio alla nazione’ in cui ha indicato le sue proposte alle istituzioni per […]
Al vertice di una associazione che ad oggi riunisce “oltre 1.600 realtà e oltre 32 miliardi di euro di fatturato aggregato” e rappresenta 196mila persone, Guido Grimaldi dal palco della Tre Giorni di Alis a Sorrento ha lanciato anche quest’anno il suo ‘messaggio alla nazione’ in cui ha indicato le sue proposte alle istituzioni per promuovere obiettivi di “eco-sostenibilità, competitività, sicurezza ed efficienza del nostro sistema di trasporto e logistica”.
Alla presenza del Capo di Stato Maggiore della Difesa Gen. Enzo Vecciarelli, Grimaldi ha innanzitutto annunciato che Alis e lo stesso Ministero della Difesa formeranno una intesa volta a favorire lo sviluppo di nuove opportunità occupazionali “per i militari volontari congedati senza demerito, che hanno maturato specifiche competenze professionali durante gli anni di servizio, offrendo loro concrete opportunità di lavoro nel settore del trasporto e della logistica”.
Il cuore del confronto con le istituzioni da parte dell’associazione verte però sulle linee di azione del Pnrr, il quale – ha spiegato Grimaldi – sta proseguendo attraverso la partecipazione di Alis “ad audizioni parlamentari e a tavoli di lavoro ministeriali”, tra cui la Consulta istituita dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, nelle quali l’associazione sta chiedendo di “valorizzare il grande lavoro svolto del popolo del trasporto”, “la competitività delle nostre imprese nel mercato globale”, “la ripartenza dei settori produttivi maggiormente colpiti dalla crisi”.
Proprio in relazione al Piano – “un intervento epocale, che intende riparare i danni economici e sociali della crisi pandemica ed accompagnare il Paese in un percorso virtuoso di transizione energetica, ambientale e digitale che diventa sempre più centrale anche per il trasporto e la logistica” – Grimaldi ha detto di avervi ritrovato “molte proposte di Alis” ma anche di ritenere necessari “ulteriori interventi a sostegno del trasferimento modale strada-mare e strada-ferro”. In particolare, l’associazione ha proposto di “rendere strutturali le misure incentivanti Marebonus e Ferrobonus”, considerandole “una vera e propria best practice italiana a livello europeo”, e di dotarle di uno “stanziamento di 100 milioni all’anno per ciascuna misura”.
Parallelamente secondo il vertice di Alis sarebbero necessari incentivi a fondo perduto per il rinnovo delle flotte stradali (“fino ad un massimo del 30%”), dato che “in tutta Europa il parco circolante italiano è secondo per anzianità solo alla Grecia e ha un’età media di 14 anni”.
Per quel che riguarda nello specifico il trasporto su rotaia, Grimaldi ha ricordato che “i nostri associati auspicano il miglioramento dell’efficienza, della sicurezza e della qualità della rete ferroviaria, attraverso il completamento dei corridoi TEN-T nonché dei collegamenti alta velocità/alta capacità per passeggeri e merci” e che “sono notevoli gli investimenti per l’ammodernamento dei carri merci circolanti e dell’equipment per il trasporto combinato, così come all’utilizzo di mezzi a basso impatto fonico e pertanto meno inquinanti”. Passando infine al trasporto via mare, il numero uno dell’associazione ha parlato dell’esempio rappresentato dalle navi ‘Eco’ del suo gruppo e anche anticipato che sulla base di uno studio realizzato dall’associazione insieme a Svimez, Srm (Intesa San Paolo) emergerebbe che l’impatto del Covid-19 sulle aziende del cluster è stato pari a un calo di fatturato nel 2020 di circa 2,1 miliardi di euro.
Infine, pur dicendo di apprezzare che circa il 45% delle risorse stanziate dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per le opere infrastrutturali sia desinato al Sud – Grimaldi ha evidenziato come “nel 2020 proprio il Mezzogiorno, che rappresenta ben il 34% della popolazione nazionale ha ricevuto aiuti minori e, soprattutto, in misura meno proporzionale rispetto alla popolazione e al reddito medio pro capite e ha quindi auspicato “che vengano corrette e riviste tali scelte in quanto, lo sviluppo vero del nostro Paese passa necessariamente per quello del Mezzogiorno”.
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