L’allarme di Assarmatori e Confitarma: “Mancano i medici di bordo sulle navi passeggeri”
Allarme di Assarmatori e Confitarma sulla carenza di medici di bordo che a stagione estiva già avviata rischia di costringere in porto molte navi passeggeri. Le due associazioni armatoriali, insieme a Medibordo (associazione nazionale dei medici di bordo), parlano del fenomeno come di una “carenza strutturale” a cui in passato si è fatto fronte “utilizzando […]
Allarme di Assarmatori e Confitarma sulla carenza di medici di bordo che a stagione estiva già avviata rischia di costringere in porto molte navi passeggeri.
Le due associazioni armatoriali, insieme a Medibordo (associazione nazionale dei medici di bordo), parlano del fenomeno come di una “carenza strutturale” a cui in passato si è fatto fronte “utilizzando le poche e comunque inadeguate eccezioni consentite dalla normativa” ma che ora risulta aggravato dall’emergenza sanitaria, la quale fa sì che le compagnie incontrino ” difficoltà insormontabili a reperire medici disponibili all’imbarco”.
Le ragioni ‘storiche’ secondo le associazioni sono da ricondurre alle “incomprensibili barriere di ingresso alla professione imposte da un sistema di regole che, per come congegnato, non può più garantire l’effettiva organizzazione del servizio sanitario di bordo e di conseguenza assolvere alle finalità per le quali lo stesso fu istituito alla fine dell’800”. La figura professionale del medico di bordo è, infatti, ricompresa nella tabella minima di armamento delle navi passeggeri, ed è quindi imprescindibile per lo svolgimento del servizio.
Assarmatori e Confitarma ricordano di avere rappresentato già da alcuni mesi insieme a Medibordo “la grave situazione a tutte le istituzioni competenti”, segnalando “le straordinarie difficoltà che si sarebbero incontrate nella stagione estiva e richiedendo l’attivazione di misure eccezionali di reclutamento in analogia a quanto già attuato dal Governo per far fronte alla necessità di personale medico per la campagna vaccinale in atto”.
Le tre associazioni concludono la loro nota auspicando “l’urgente adozione delle necessarie deroghe a questo sistema inefficiente” e la “contestuale convocazione del tavolo in materia di sanità marittima già istituito presso il Ministero della Salute per superare questa normativa antistorica che dev’essere necessariamente modificata”.
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