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Al via la gara per il rimorchio nel porto di Civitavecchia: 170 mln per 15 anni e 5 mezzi richiesti
Il bando vero e proprio ancora non è disponibile, ma la gara per l’affidamento del servizio di rimorchio nel porto di Civitavecchia è stata indetta. Lo si apprende da una comunicazione pubblicata sulla Gazzetta Europea che dà il via alla procedura ristretta, nella quale vengono resi noti solo gli elementi principali del procedimento. Innanzitutto la […]
Il bando vero e proprio ancora non è disponibile, ma la gara per l’affidamento del servizio di rimorchio nel porto di Civitavecchia è stata indetta.
Lo si apprende da una comunicazione pubblicata sulla Gazzetta Europea che dà il via alla procedura ristretta, nella quale vengono resi noti solo gli elementi principali del procedimento. Innanzitutto la durata, fissata in 180 mesi (15 anni, come indicato nella circolare n.11/2019 dell’allora Mit sulle linee guida per “il rilascio della concessione per l’esercizio del servizio di rimorchio portuale”) e l’importo alla base, stabilito in 170,059 milioni di euro. Ultimo dettaglio svelato ora è quello relativo alla scadenza per la presentazione delle offerte, previsto per il prossimo 3 settembre.
Indicazioni sul numero di mezzi che dovranno essere impiegati erano invece già arrivate da una determina a contrarre (la n.177/2021) della Capitaneria di Porto dello scalo, che – ritenendo che la tendenza dei traffici potrà essere in linea con quella del biennio 2018/2019 – stabiliva che l’organizzazione del servizio da porre a base di gara dovesse “essere articolata su 5 rimorchiatori (di cui 4 di prima linea e 1 di seconda linea), in orario differenziato tra diurno e notturno” secondo le specifiche che saranno precisate nella documentazione. In precedenza il decreto n.05/2019 della stessa Capitaneria aveva inoltre già limitato a uno il numero di prestatori del servizio nello scalo.
Ad oggi il rimorchio a Civitavecchia è appannaggio di Rimorchiatori Laziali, sulla base del rilascio nel 2004 di una concessione quindicennale, scaduta dunque nel 2019 ma prorogata prima dal decreto n.59/2019 e poi dal Dl Rilancio (n.34/2020). Probabile che la compagnia del gruppo Cafimar si farà nuovamente avanti per continuare a svolgerlo anche nei prossimi 15 anni.
F.M.