Emendamento portuale: passa la riduzione dei canoni, non l’avanzo primario Adsp
Sull’emendamento portuale al DL Sostegni-bis la cui bocciatura, in sede di conversione in legge, aveva causato la protesta vibrante di diverse rappresentanze del settore, da Assiterminal ad Ancip a Filt Cgil, sarebbe stato raggiunto un compromesso, con riformulazione del testo e conseguente parere positivo del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, finora mancante a […]
Sull’emendamento portuale al DL Sostegni-bis la cui bocciatura, in sede di conversione in legge, aveva causato la protesta vibrante di diverse rappresentanze del settore, da Assiterminal ad Ancip a Filt Cgil, sarebbe stato raggiunto un compromesso, con riformulazione del testo e conseguente parere positivo del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, finora mancante a causa, parrebbe, della contrarietà del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Una circostanza che viene confermata dalla riformulazione. Le misure del testo originario, infatti, sono passate tutte, tranne quella che avrebbe consentito anche quest’anno alle Autorità di Sistema Portuale non in grado di farlo all’interno della gestione corrente di attingere al proprio eventuale avanzo di bilancio (fino a 10 milioni di euro totali) per coprire la riduzione dei canoni dei vari concessionari e soggetti autorizzati (prevista da un altro comma del medesimo emendamento). Dieci milioni di euro nelle poste in attivo della contabilità nazionale cui il Mef evidentemente non voleva rinunciare.
Come detto, il resto dovrebbe avere a questo punto via libera: l’abbattimento dei canoni per i primi 7 mesi del 2021degli articoli 16, 17 e 18 nonché di stazioni marittime e altri concessionari portuali (a fronte della dimostrazione di una riduzione di fatturato superiore al 20% rispetto al gennaio-luglio 2019); lo stanziamento di 4 milioni nel 2021 per il sostegno alle compagnie portuali (rappresentate, associativamente, da Ancip); la possibilità di usare anche in relazione al 2021 i 50 milioni di euro stanziati per coprire (26 milioni) anche le Adsp non in grado di autofinanziare l’abbattimento dei canoni e per ristorare (24 milioni) i gruppi degli ormeggiatori (a fronte di riduzione di fatturato); l’attribuzione ai concessionari dell’eventuale residuo dei suddetti 50 milioni di euro (con decreto ministeriale a stabilire le condizioni di applicazione).
Nel teso originale del DL sono già stati inseriti: il prolungamento a tutto il 2021 della decontribuzione dei marittimi (ex art.6 della Legge sul Registro Internazionale) impiegati su navi iscritte nelle matricole nazionali esercenti attività di cabotaggio, di rifornimento dei prodotti petroliferi necessari alla propulsione ed ai consumi di bordo delle navi, nonché’ adibite a deposito ed assistenza alle piattaforme petrolifere nazionali; lo stanziamento di 150 milioni di euro a favore di Rfi – Rete Ferroviaria Italiana, affinché il gestore della rete applichi fra maggio e settembre di quest’anno uno sconto sul pedaggio per le tracce pari al 100% del mark-up sul costo vivo, tanto per i servizi passeggeri non sottoposti ad obbligo di servizio pubblico quanto per i servizi merci (misura anche questa già applicata nel 2020).
Già approvati dalla Commissione Bilancio della Camera, infine, gli emendamenti che stanziano risorse per pagare la tassa di ancoraggio delle navi da crociera, per i lavoratori dell’ex terminal Cict di Cagliari per quelli di Funivie Spa di Savona e per gli autotrasportatori.
A.M.
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