Un bacino galleggiante della Marina Militare in viaggio dal porto di La Spezia ad Augusta
Il bacino G0-60 della Marina Militare italiana, realizzato nel 2018 dal cantiere navale Megaride di Napoli, affronterà a breve un viaggio da La Spezia, scalo che dove è stato posizionato dopo il varo, ad Augusta. Al momento non sono note le ragioni del trasferimento della struttura. Nel dettaglio,secondo quanto riportava la testata specializzata Sea Air […]
Il bacino G0-60 della Marina Militare italiana, realizzato nel 2018 dal cantiere navale Megaride di Napoli, affronterà a breve un viaggio da La Spezia, scalo che dove è stato posizionato dopo il varo, ad Augusta. Al momento non sono note le ragioni del trasferimento della struttura.
Nel dettaglio,secondo quanto riportava la testata specializzata Sea Air Land al momento del suo varo, il G0-60 permette date le sue dimensioni (70 metri di lunghezza, 19 di larghezza, portata di 1.000 tonnellate) di effettuare interventi di manutenzione di “cacciamine classe Lerici, delle navi ausiliare di addestramento, dei mezzi da sbarco, delle navi idrografiche di classe Ninfe, dei pattugliatori costieri classe Esploratore, dei rimorchiatori d’altura classe Ciclope e delle unità navali polivalenti ad altissima velocità”. Proprio il rimorchiatore Ciclope (unità della Marina Militare realizzata nel 1985) e il gemello Polifemo (costruito nel 1987) sono le navi che si occuperanno del traino del bacino fino ad Augusta.
Nell’arsenale militare dello scalo siciliano ad oggi sono presenti già anche i bacini galleggianti GO-53 (152 metri di lunghezza e 6.000 tonnellate di portata), GO-58 (195 metri e 2.000 tonnellate) e GO-59 (70 metri e 1.000 tonnellate).
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER QUOTIDIANA GRATUITA DI SHIPPING ITALY