Inizia a Palermo la demolizione della nave cisterna Graziella M
Stanno iniziando a Palermo le attività di demolizione della nave cisterna Graziella M. Attualmente la nave – affondata nello scalo nel 2019 – è adagiata sul fondale antistante il molo nord dello scalo ed è previsto che, dopo il ripristino della galleggiabilità, venga spostata lungo il pontile I dello stesso molo. Lì la demolizione – […]
Stanno iniziando a Palermo le attività di demolizione della nave cisterna Graziella M. Attualmente la nave – affondata nello scalo nel 2019 – è adagiata sul fondale antistante il molo nord dello scalo ed è previsto che, dopo il ripristino della galleggiabilità, venga spostata lungo il pontile I dello stesso molo. Lì la demolizione – di cui si occuperà la Eurodemolizioni Srl, società di Favara, in provincia di Agrigento, che si è aggiudicata il contratto – entreranno nel vivo. Per le attività sarà impiegato il motopontone Resto (di proprietà di Alpe Sub, ovvero Azienda Lavori Portuali e Subacquei Palermo) con l’ausilio di operatori tecnici subacquei. Lo specchio acqueo interessato verrà inoltre circoscritto con gavitelli, galleggianti e panne galleggianti antinquinamento per la durata delle operazioni, iniziate il 12 luglio e che secondo le stime dovrebbero concludersi dopo 30 giorni.
Come detto le attività faranno capo a Eurodemolizioni Srl, società che era stata l’unica, delle sette invitate nell’ambito della procedura negoziata avviata dalla AdSP, ad avere presentato un’offerta, aggiudicandosi il contratto per un importo di circa 133mila euro (sui 149 a base del procedimento). Al riguardo va anche ricordato, tra parentesi, che essendo la Graziella M un relitto – il cui proprietario, secondo quanto aveva spiegato il presidente della port authority Pasqualino Monti, si è peraltro reso irreperibile – il suo smaltimento non deve sottostare al Regolamento (Ue) in materia di demolizioni navali volontarie.
Secondo il database Baltic Shipping, la nave (Imo 5135329) è una oil tanker costruita nel 1959 da Cantiere Navale Nettuno, che aveva sede a Boretto, in provincia di Reggio Emilia. L’archivio storico della testata cremonese La Provincia permette anche di ricostruirne il momento del varo, avvenuto nel dicembre del 1958. La nave era stata la prima unità della flottiglia di petroliere destinata ai trasporti del greggio della Raffineria Italia di Cremona per i traffici fluvio-marittimi verso Venezia-Marghera, e di proprietà di Società di Navigazione Alta Italia.
Restando in tema di demolizioni navali in Sicilia, si segnala inoltre che la locale Direzione regionale dell’Agenzia delle Dogane ha aggiudicato a Seap Sr – società pure agrigentina, con sede ad Aragona – l’appalto per il “recupero, trasporto navale e distruzione” delle imbarcazioni utilizzate dai migranti in arrivo a Lampedusa e Linosa. Nel dettaglio, si tratta di un accordo quadro della durata di 48 mesi e del valore di 900mila euro.
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