Assoporti delusa dall’emendamento al DL Semplificazioni sui dragaggi
Come era prevedibile Assoporti, l’associazione delle Autorità di Sistema Portuale, che nei mesi scorsi si spese pubblicamente per una riforma radicale della normativa in materia, si è mostrata solo parzialmente soddisfatta dall’emendamento in materia di dragaggi inserito nel DL Semplificazioni bis in fase di conversione in legge, essendosi la maggioranza di governo limitatasi al ritocco […]
Come era prevedibile Assoporti, l’associazione delle Autorità di Sistema Portuale, che nei mesi scorsi si spese pubblicamente per una riforma radicale della normativa in materia, si è mostrata solo parzialmente soddisfatta dall’emendamento in materia di dragaggi inserito nel DL Semplificazioni bis in fase di conversione in legge, essendosi la maggioranza di governo limitatasi al ritocco di aspetti procedurali della disciplina.
“Sarebbe opportuno cogliere quest’occasione per ragionare su una semplificazione della normativa sui dragaggi ad ampio raggio” ha infatti commentato il presidente dell’associazione Rodolfo Giampieri. “L’articolo in questione interviene su alcuni aspetti procedurali, ma sarebbe auspicabile introdurre ulteriori elementi per giungere alla tanto auspicata semplificazione come ritenuto necessario da Assoporti”.
Nondimeno Giampieri ha evidenziato la parte a suo modo di vedere piena del bicchiere: “È certamente importante l’aver ideato un piano di rilevanza nazionale su cui lavorare. In questo senso l’autorizzazione unica può essere un primo passo nella giusta direzione. Un altro aspetto da cogliere con favore è che l’autorizzazione al dragaggio comporta variante al piano regolatore portuale. Si tratta di una vera semplificazione rispetto alla normativa vigente”.
Scostandosi dalle riforme fin qui propugnate da Assoporti, concretizzate in due progetti di legge depositati nei mesi scorsi in Parlamento e imperniati, in estrema sintesi, su sospensione delle analisi ecotossicologiche preliminari agli escavi e sulla cancellazione dell’obbligo di autorizzazioni per dragaggi che prevedano la reimmersione nel bacino portuale del materiale scavato, Giampieri ha declinato altre esigenze sentite dall’associazione, riferibili però a una più articolata revisione della normativa in materia di rifiuti: “L’economia circolare è l’obiettivo e, per raggiungerla, diventa necessario intervenire con la predisposizione di una disciplina che riesca a qualificare il sedimento come risorsa utilizzabile, naturalmente entro parametri certi e chiari”. Non solo, perché “sarebbe auspicabile una certezza dei tempi per l’iter autorizzativo, nonché per le procedure di caratterizzazione. Infine, diventa necessario uniformare il trattamento tra le aree comprese nelle Zone Economiche Speciali e quelle non comprese.
La nota si conclude definendo quindi “un buon primo passo” l’emendamento, “che crediamo possa essere una spinta (che mancava) per una semplificazione procedurale più diffusa, necessaria e non rinviabile. Come Associazione siamo come sempre disponibili a fornire qualsiasi supporto ritenuto utile per trovare le soluzioni adatte”.
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