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Il porto di Spezia festeggia l’accordo fra Comune, Lsct e AdSP per Calata Paita (FOTO)
La Spezia – “Oggi finiscono chiacchere e lamenti. Da questo momento in poi lavoriamo per il futuro del porto e della città”. Con questa espressione il presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Orientale, Mario Sommariva, ha voluto sottolineare il momento di svolta a cui lo scalo spezzino è giunto con il raggiungimento di […]
La Spezia – “Oggi finiscono chiacchere e lamenti. Da questo momento in poi lavoriamo per il futuro del porto e della città”. Con questa espressione il presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Orientale, Mario Sommariva, ha voluto sottolineare il momento di svolta a cui lo scalo spezzino è giunto con il raggiungimento di un accordo definito “storico” fra la port authority, il La Spezia Container Terminal e il Comune di La Spezia.
Si tratta di un “accordo procedimentale” siglato dallo stesso Sommariva con il sindaco Pierluigi Peracchini e l’a.d. di Lsct, Alfredo Scalisi, grazie al quale dovrebbe partire la prima pedina del domino con il quale, pezzo dopo pezzo, si giungerà secondo le intenzioni alla realizzazione del Piano Regolatore Portuale e del progetto di waterfront.
“Grazie alla condivisione di un dettagliato e stringente cronoprogramma, AdSP e Lsct si impegnano a far sì che, dal 1° gennaio 2022, una porzione di 5.000 metri quadrati di Calata Paita vengano restituiti alla città. Dal 1° settembre 2022 il terminalista riconsegnerà un’ulteriore porzione da 1.500 metri quadrati per consentire l’avvio dei lavori del nuovo molo triangolare per l’attracco delle navi passeggeri inserito nel Pnrr e, quindi, da terminare tassativamente entro il 2026. Un altro tassello verrà aggiunto nel settembre 2023, quando Lsct restituirà all’AdSP i restanti 41.500 mq per consentire la piena realizzazione del nuovo waterfront” hanno spiegato i protagonisti dell’accordo.
Da parte sua, la port authority spezzina si impegna a completare in tempi prestabiliti lo spostamento delle Marine del Canaletto, a realizzare le opere di dragaggio per portare i fondali di parte del canale di accesso e del terzo bacino (coincidente con il riempimento della marina) a -15 metri secondo le previsioni del Prp. Lsct, invece, ‘anticiperà’ la costruzione della banchina e del piazzale previsto in zona Canaletto (l’area sarà operativa nel 2024), mentre i lavori previsti sul Molo Garibaldi verranno avviati in una seconda fase (terminalista e AdSP avranno tempo fino al 2032 per verificare la sussistenza delle condizioni di mercato per realizzare anche quest’ultimo ampiamento previsto).
Il presidente Sommariva ha così commentato: “Con l’accordo sottoscritto oggi, cui le parti stanno lavorando da tempo, finalmente raggiungiamo un importante traguardo per il rilancio delle attività operative del più importante terminal del nostro scalo, attraverso precise ridefinizioni dei reciproci impegni, e per l’avvio del waterfront cittadino. Ciò sarà possibile rivedendo la concessione rilasciata nel 2016 a Lsct, alla luce delle attuali esigenze del mercato e delle nuove recenti indicazioni del Pnrr”.
Scalisi ha parlato invce di un accordo win-win-win per tutte e tre le parti in causa: “Questa firma è frutto di una proficua collaborazione e di un lavoro costante, che abbiamo svolto nel corso degli scorsi mesi con l’AdSP e rappresenta il punto di partenza per la definizione di una nuova geografia di tutta l’area portuale del territorio. Entrambe le parti hanno colto l’opportunità e si sono messe al lavoro, individuando impegni, responsabilità e tempistiche affinché il piano di sviluppo, e soprattutto l’avvio del progetto waterfront della città, si concretizzi”.
Sulle tempistiche per vedere completato il nuovo terminal crociere che secondo i progetti sorgerà a Calata Paita il sindaco Peracchini ha preferito non sbilanciarsi: “Per adesso godiamo questo accordo” è stata la risposta a precisa domanda.
N.C.