Marittimi ex Tirrenia Cin, ancora irrisolta la questione clausola sociale
Sono passati due mesi dall’aggiudicazione dei servizi e rispettivamente due e un mese dall’avvio dei medesimi, ma il destino del personale navigante ex Cin che fino a fine maggio aveva operato sulla linea Napoli-Cagliari-Palermo e alle Tremiti è ancora oscuro. Come raccontato da SHIPPING ITALY, nel primo caso l’aggiudicatario della nuova convenzione, il gruppo Grimaldi, […]
Sono passati due mesi dall’aggiudicazione dei servizi e rispettivamente due e un mese dall’avvio dei medesimi, ma il destino del personale navigante ex Cin che fino a fine maggio aveva operato sulla linea Napoli-Cagliari-Palermo e alle Tremiti è ancora oscuro.
Come raccontato da SHIPPING ITALY, nel primo caso l’aggiudicatario della nuova convenzione, il gruppo Grimaldi, in attesa (tutt’ora pendente) che il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili convocasse le parti ha iniziato ad operare armando il Corfù con personale diverso da quello che navigava per Cin su quella rotta. Quanto alle Tremiti, Navigazione Libera del Golfo, gruppo Msc, ha invece imbarcato solo i marittimi ex Cin che abbiano accettato un’iscrizione al neocostituito Turno Particolare Tremiti, anche in caso Cin li impiegasse in Crl (Continuità di Rapporto di Lavoro).
L’uno e l’altro caso secondo le segreterie di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti configurerebbero una violazione della clausola sociale prevista dai bandi di gara, perché per il sindacato avrebbe dovuto essere garantito non solo l’impiego dei marittimi già impiegati da Cin (pur nei limiti delle tabelle di armamento delle navi usate dai subentranti), ma anche la modalità di imbarco. Differente l’interpretazione sul fronte armatoriale, laddove i “limiti di quanto consentito dall’ordinamento europeo” per il trasferimento del personale “senza soluzione di continuità” escluderebbero la pedissequa riproduzione delle condizioni applicate dall’incumbent. L’ordinamento europeo, cioè, lascerebbe un margine al subentrante, laddove dimostri che l’applicazione stricto sensu delle condizioni applicate dall’incumbent ne precludesse la partecipazione alla gara.
Ad ogni modo, passate diverse settimane, il nodo non è stato sciolto, anche perché il Ministero competente si è totalmente disinteressato del problema, ragion per cui le Ooss nel chiedere oggi alle due compagnie un nuovo incontro (coinvolgendo anche le associazioni di appartenenza Confitarma e Assarmatori) hanno risollecitato anche l’attenzione di Porta Pia.
A.M.
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