Crociere a Venezia: Ncl Holdings sceglie la soluzione Venis Cruise 2.0
Per superare le limitazioni imposte dal decreto legge Venezia recentemente varato dal governo Draghi, Norwegian Cruise Line Holdings ha scelto di sposare il progetto di terminal fuori laguna promosso da Cesare De Piccoli e Duferco Engineering. Con una nota Duferco Italia Holding S.p.A. e DP Consulting S.r.l., d’intesa con Norwegian Cruise Line Holdings Ltd., hanno […]
Per superare le limitazioni imposte dal decreto legge Venezia recentemente varato dal governo Draghi, Norwegian Cruise Line Holdings ha scelto di sposare il progetto di terminal fuori laguna promosso da Cesare De Piccoli e Duferco Engineering.
Con una nota Duferco Italia Holding S.p.A. e DP Consulting S.r.l., d’intesa con Norwegian Cruise Line Holdings
Ltd., hanno fatto sapere di aver “preso atto delle recenti misure adottate dal Governo italiano al fine di ‘contemperare lo svolgimento dell’attività crocieristica nel territorio di Venezia e della sua laguna con la salvaguardia dell’unicità e delle eccellenze del patrimonio culturale, paesaggistico e ambientale di detto territorio’, che introdurrà profondi
cambiamenti nell’attività crocieristica veneziana”.
Come noto le modifiche introdotte dal ‘decreto legge Venezia’ sono il lancio di una “concorso di idee” per individuare una soluzione definitiva offshore, la cessazione dal 1 agosto 2021 di tutti i transiti di navi superiori a 25.000 tonnellate di stazza lorda nelle vie d’acqua urbane del Bacino San Marco, Canale San Marco e Canale della Giudecca di Venezia e la gestione di una fase transitoria in attesa della soluzione definitiva.
Ncl Holdings (titolare dei marchi Norwegian Cruise Line, Oceania Cruises, Regent Seven Seas Cruises) si dice disposta non solo a mantenere ma ad aumentare la sua presenza a Venezia, considerandola una base logistica strategica per i suoi itinerari di crociera nei mari Adriatico, Ionio, Egeo e Mediterraneo orientale. Un’attività che sarà
supportata dalla crescita della propria flotta, con sei nuove navi da crociera che saranno costruite da Fincantieri nello stabilimento di Venezia-Marghera.
“Ncl Holdings considera la posizione del Terminal Venis Cruise alla Bocca di Lido come una soluzione ottimale” si legge nella nota delle tre aziende. “Venis Cruise 2.0 è ritenuto adeguato dal punto di vista logistico, ben collegato sia con la Stazione Marittima che con l’Aeroporto Marco Polo e rispondente allo scopo perseguito dalle Autorità di governo di tutela del patrimonio architettonico e ambientale della Laguna di Venezia”.
Duferco, DP Consulting e Ncl (che non è fra gli azionisti di Venezia Terminal Passeggeri diversamente da Carnival, Msc e Royal Caribbean) hanno presentato al Commissario straordinario e al Governo – secondo quanto previsto dal
DL n. 103 del 20 luglio 2021 – la proposta di approntare una prima banchina per due navi da crociera come primo modulo del Progetto Venis 2.0. Il Progetto seguirà i criteri di gradualità, reversibilità e flessibilità riconosciuti al Progetto originario Venis Cruise 2.0 in fase di approvazione della procedura di Via.
La nuova soluzione sarà composta da una banchina lunga 644 metri, che riduce di 150 metri la lunghezza della banchina originaria, per l’accosto da un solo lato di due navi da crociera di ultima generazione.
I 5empi di realizzazione sono di 18 mesi dalla conclusione di tutto l’iter autorizzativo e la previsione è di completare il terminal entro il 31 dicembre 2023.
Il costo della soluzione è di 79 milioni di euro (escluso il cold ironing) da realizzarsi con un accordo di Partenariato
Pubblico-Privato sulla base di quanto previsto dal Codice dei Contratti, art 183 (Finanza di Progetto).
Le tre aziende in questione ritengono che i punti di forza della proposta siano i seguenti: “iter autorizzativo già molto avanzato, con pareri positivi già espressi dalle Autorità di Governo previsti dalla
legge; tempi di attuazione brevi, corrispondenti alla tempistica dichiarata prevista per la fase transitoria; sostenibilità finanziaria sia per la costruzione che per la gestione operativa del terminal; mantenimento della funzione homeport per la città di Venezia che, insieme agli altri ormeggi che verranno individuati, conferma il ruolo primario di Venezia nel settore crocieristico; la continuità delle operazioni presso la Stazione Marittima; tutela dell’occupazione diretta e indiretta nel settore crocieristico; completa funzionalità del terminal anche quando le paratoie del Mo.S.E. sono sollevate; ottima accessibilità nautica in condizioni di massima sicurezza”.
Duferco, DP Consulting e Ncl Holdings dichiarano la propria disponibilità a collaborare con altri operatori interessati alla realizzazione del progetto.
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