Nuova diga di Genova: i programmi del Governo prevedono tempi già dilatati
L’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale cerca da tempo di accelerare il più possibile i temi per la progettazione e l’avvio dei lavori di realizzazione della nuova diga del porto di Genova Sampierdarena ma la documentazione ufficiale del Governo parla di tempistiche più lunghe rispetto a quella pubblicata finora dalla stessa port authority. […]
L’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale cerca da tempo di accelerare il più possibile i temi per la progettazione e l’avvio dei lavori di realizzazione della nuova diga del porto di Genova Sampierdarena ma la documentazione ufficiale del Governo parla di tempistiche più lunghe rispetto a quella pubblicata finora dalla stessa port authority.
Le informazioni rese disponibili dall’ente guidato da Paolo Emilio Signorini parlano di: “Verifica Progetto di Fattibilità Tecnico Economica conclusa positivamente. Aggiudicazione Project Manager in corso. Avvio gara appalto integrato complesso 3° – 4° trimestre 2021”. Per la data di inizio lavori viene indicato l’1 gennaio 2022 mentre il termine lavori è fissato al 1 dicembre 2026.
Un cronoprogramma che non coincide con le informazioni riportate sul portale web ufficiale del Governo ribattezzato “Italia Domani” e appena reso disponibile per consultare il dettaglio dei contenuti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il monitoraggio degli investimenti e delle riform, nonché gli aggiornamenti sullo sviluppo degli interventi previsti.
L’intervento intitolato “Sviluppo dell’accessibilità marittima e della resilienza delle infrastrutture portuali ai cambiamenti climatici” è quello che riguarda la nuova diga del porto di Genova per la quale è riportato un costo totale dell’investimento pari a 1,47 miliardi di euro. Nella pagina dedicata si legge: “Un progetto faro è quello legato al porto di Genova, dove è prevista la realizzazione di un nuovo frangiflutti per consentire l’accesso a navi di nuova generazione, l’adeguata protezione delle banchine interne e l’innalzamento dei livelli di sicurezza delle manovre di ingresso ed evoluzione. Il salto di scala delle navi operanti nel sistema portuale consentirà significativi investimenti privati e un utilizzo più intensivo di terminali operativi di recente e di prossima realizzazione. Il porto di Genova è poi collegato strategicamente tramite ferrovia alla linea Liguria-Alpi”.
Il cronoprogramma del Governo parla di “decreto ministeriale di individuazione dei beneficiari ” entro settembre 2021, ed entro dicembre “decreto delega er gli accordi procedimentali con ciascuna Autorità di sistema portuale relativamente agli interventi da realizzare”.
Per il 2022 si parla poi, entro marzo di “trasferimento di risorse ai soggetti attuatori”, entro giugno di “pubblicazione da parte delle AdSP dei bandi di gara per la realizzazione del 30% delle opere ed esecuzione lavori”, entro dicembre “dell’aggiudicazione del contratto per la realizzazione del 30% delle opere ed esecuzione dei lavori da parte delle AdSP e avvio del 30% dei lavori”.
Passando poi al 2023 il cronoprogramma del Governo riporta entro giugno la “pubblicazione da parte delle AdSP dei bandi di gara per la realizzazione del 100% delle opere ed esecuzione dei lavori” mentre entro dicembre è prevista “l’aggiudicazione del contratto per la realizzazione del 100% delle opere ed esecuzione dei lavori”.
Entro marzo 2024 devono essere avviato l’80% dei lavori ed entro il mese di dicembre il 100% degli stessi, così da arrivare a giugno 2026 alla fine dei lavori e al collaudo per 23 interventi portuali di cui 22 in porti della rete Ten-T. Entro dicembre 2026 deve avvenire il collaudo degli interventi eseguiti.
Il cronoprogramma riportato sul sito “Italia domani” riguarda anche altri interventi volti a migliorare l’accessibilità marittima portuale, non solo la diga di Genova, ma se i tempi riportati fossero (come pare) quelli previsti per gli interventi pianificati al largo dello scalo ligure si tratterebbe di una corsa contro il tempo che già partirebbe in ritardo.
N.C.