Maersk entra nella consegna pacchi e chiude con un record anche il Q2
Continua ad allargarsi la presenza di Maersk in ambiti della logistica in cui finora non aveva messo piede. L’ultimo passo del colosso danese è rivolto all’attività di consegna pacchi per e-commerce, ed è stato compiuto attraverso l’acquisizione di due società specializzate, negli Usa e nei Paesi Bassi. Come spiega la stessa Maersk, con queste operazioni […]
Continua ad allargarsi la presenza di Maersk in ambiti della logistica in cui finora non aveva messo piede.
L’ultimo passo del colosso danese è rivolto all’attività di consegna pacchi per e-commerce, ed è stato compiuto attraverso l’acquisizione di due società specializzate, negli Usa e nei Paesi Bassi. Come spiega la stessa Maersk, con queste operazioni la società potrà offrire migliori servizi di consegne end-to-end ai suoi clienti attivi anche nelle vendite on line b2c.
Nel dettaglio, negli Stati Uniti il gruppo ha rilevato Visible Supply Chain Management, società di base a Salt Lake City dotata di nove magazzini, tramite la quale prevede di poter raggiungere il 75% del mercato dei consumatori finali statunitensi nell’arco di 24 ore (e il 95% nel giro di 48 ore). In aggiunta, secondo Maersk, l’acquisizione (perfezionata lo scorso 2 agosto) permetterà anche ad aziende clienti di piccole e medie dimensioni di poter sfruttare il canale e-commerce. Ad oggi Vsc Management gestisce annualmente 200mila ordini per oltre 200 milioni di colli.
Nei Paesi Bassi il gruppo danese ha invece rilevato B2C Europe, società specializzata nella consegna pacchi – in particolare transfrontaliere – in tutta Europa, che ha come clienti sia retailer sia operatori logistici. Per il completamento dell’operazione, atteso nell’ultimo trimestre 2021, il gruppo al momento è ancora in attesa del via libera degli organismi competenti.
Entrambe le operazioni sono state annunciate poco prima che Maersk comunicasse i risultati del secondo trimestre 2021, chiuso come prevedibile con altri risultati da record.
Nel dettaglio, il gruppo nei tre mesi ha incrementato del 58% i ricavi portandoli a 14,23 miliardi di dollari, quasi quintuplicato l’Ebit a 4,1 miliardi e chiuso con un risultato netto di 3,7 miliardi. Cifra, quest’ultima, che porta gli utili netti del gruppo del primo semestre 2021 a quota 6,5 miliardi di dollari.
In particolare la divisione dei trasporti oceanici ha totalizzato ricavi per 11,072 miliardi (quasi raddoppiati rispetto ai 6,570 del secondo trimestre 2020) ed Ebit di 3,580 miliardi (su 552 milioni). Commentando i risultati il Ceo Søren Skou ha parlato di “circostanze eccezionali” nel settore del trasporto marittimo e ha sottolineato tra le altre cose come il gruppo punti a continuare a costruire un business “di miglior qualità” con un “numero maggiore di contratti di lungo periodo” (forse una velata frecciata alla rivale-collega Msc e a Cosco, accusate di essere venute meno agli obblighi di alcuni accordi per guadagnare di più sul mercato dei noli spot), così come tramite un business logistico “in rapida crescita” e uno terminalistico “in grado di creare valore aggiunto”.
Relativamente al prossimo trimestre, come prevevibile Maersk ha parlato di un outlook “forte” e ha aggiunto di aspettarsi che il momento di grazia prosegua anche nel quarto, estendendosi anche alla divisione terminalistica. Più nel dettaglio, già qualche giorno fa il gruppo ha aggiornato la sua guidance per il 2021, prevedendo ora di chiudere l’esercizio con un Ebitda di 18-19,5 miliardi di dollari, un Ebit di 14-15,5 miliardi e un flusso di cassa di minimo 11,5 miliardi.
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