Genova – Porto Torres: “Irragionevole” la richiesta di navi da 750 pax in bassa stagione
A dieci giorni dalla scadenza dei termini per la presentazione delle offerte, dall’iter della (nuova) gara per il servizio in continuità marittima Genova – Porto Torres spuntano valutazioni critiche da parte dei potenziali interessati rispetto ai requisiti indicati nel bando. Un primo punto contestato, non di poco conto, è quello relativo alla capacità delle navi […]
A dieci giorni dalla scadenza dei termini per la presentazione delle offerte, dall’iter della (nuova) gara per il servizio in continuità marittima Genova – Porto Torres spuntano valutazioni critiche da parte dei potenziali interessati rispetto ai requisiti indicati nel bando.
Un primo punto contestato, non di poco conto, è quello relativo alla capacità delle navi da impiegare sul collegamento in bassa stagione. Secondo quanto indicato nel bando, redatto da Invitalia per conto del Mims, sul servizio dovranno essere impiegate due unità “di classe MN – Tr (Ro-Pax) TP, di età massima di 20 anni e in grado di trasportare almeno 750 persone (di cui 450 in cabina e 300 in poltrona)”, mentre dal punto di vista del carico rotabile, la richiesta era così definita: “solo mezzi pesanti, 1.000 metri lineari di corsia; solo autovetture: 500 veicoli).
La critica dell’operatore (di cui non è rivelata l’identità) si basa sulla indagine di mercato pubblicata dall’allora Mit nell’agosto 2020, in particolare sulle rilevazioni dei flussi passeggeri auto e merci negli anni 2016-2019. Rilevazioni che secondo l’interessato evidenzierebbero un numero di passeggeri viaggianti medi inferiore a 300 nei mesi di bassa stagione. Oltre al disallineamento rispetto ai dati, viene sottolineato anche che a tutela della concorrenza occorrerebbe introdurre criteri che non riducano la platea dei potenziali concorrenti.
Osservazioni a cui Invitalia, per conto del Mims, ha replicato dando atto che la media di passeggeri in bassa stagione sulla tratta sia stata davvero di 300 a viaggio, ma evidenziando anche che nei picchi si sia arrivati a 450 passeggeri. Considerato però che le navi disponibili con capacità di 450 posti “sono poche, in forza a un numero estremamente contenuto di operatori e, peraltro, di età superiore al massimo di 30 anni previsti dal capitolato tecnico”, è stato ritenuto consono indicare una capacità di 750 posti. “La successiva classe dimensionale di naviglio (navi tipo Delta-Visentini – nave di riferimento indicata dalla Stazione Appaltante) che conta un maggior numero di esemplari circolanti di età idonea ai sensi del capitolato tecnico, offre capacità a partire da 800 posti” si legge in particolare nella risposta di Invitalia e Mims.
Per ultimo, viene inoltre evidenziato che una capacità sovradimensionata è più adeguata per assicurare un maggior distanziamento e una migliore osservanza delle prescrizioni igienico-sanitarie, in considerazione del fatto che si ritiene probabile che l’emergenza sanitaria proseguirà anche nella ” prima stagione invernale utile” ricompresa nel bando.
A non piacere agli operatori, però, sarebbero anche altri dei requisiti del bando.
Secondo quanto riferito dalla Nuova Sardegna, a non essere stato gradito dagli operatori è innanzitutto l’obbligo di mantenere una velocità di crociera di 21 nodi e mezzo, ritenuta eccessiva e antieconomica su una tratta che di solto viene coperta viaggiando a 19 nodi. Il secondo punto critico sarebbe relativo al trasporto di merci pericolose. Il bando lo consentirebbe anche sulle navi che svolgono il servizio passeggeri mentre gli operatori preferirebbero un uso esclusivo delle navi adibite a trasporto merci.
Al di là dei requisiti non graditi, secondo quanto riporta ancora la stessa testata è possibile che comunque la procedura per la convenzione non trovi la partecipazione di nessuno dei principali potenziali interessati. Per quel che riguarda le compagnie di Onorato, perché lo stesso patron ha dichiarato di voler continuare a collegare la Sardegna senza contributi pubblici, essendo comunque la rotta redditizia. Idem per Grimaldi, che pure assicura già il collegamento, mentre non sono note le intenzioni di Gnv, che pure aveva partecipato alla precedente gara (ma ne era stata poi esclusa, come del resto accaduto a Cin).
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