Va a gara a Messina la concessione della Rada di San Francesco
Torna nuovamente a gara a Messina la concessione per la Rada di San Francesco, di cui ad oggi è titolare Caronte & Tourist. Il bando ancora non è stato pubblicato sul sito web della AdSP dello Stretto, cui fa capo la relativa procedura ad evidenza pubblica, ma sono comunque noti i suoi dettagli più rilevanti: […]
Torna nuovamente a gara a Messina la concessione per la Rada di San Francesco, di cui ad oggi è titolare Caronte & Tourist.
Il bando ancora non è stato pubblicato sul sito web della AdSP dello Stretto, cui fa capo la relativa procedura ad evidenza pubblica, ma sono comunque noti i suoi dettagli più rilevanti: è previsto infatti il rilascio di una concessione di durata triennale, a fronte di un importo di 360mila euro (l’offerta economica comunque non sarà l’unico criterio per l’aggiudicazione).
Più nel dettaglio, il bando è rivolto a una impresa (o un gruppo di imprese) in possesso dei requisiti dell’ all’articolo 16 della legge 84/94 e riguarda l’assegnazione ai sensi dell’art. 18 della stessa legge, di un’area (inclusi gli specchi acquei antistanti) in località rada San Francesco del Porto di Messina, affinché questa possa condurvi “la gestione commerciale di pubblico esercizio di approdi e aree pertinenziali a servizio di tutti i vettori marittimi interessati ad operare il cabotaggio marittimo nazionale tra le sponde dello Stretto”, di mezzi gommati e passeggeri. Le offerte dovranno essere presentate entro il prossimo 22 settembre.
Come accennato sopra, ad oggi titolare della precedente concessione (pure di durata triennale) è Caronte & Tourist, vincitrice (nonché unica partecipante) del bando emanato nel 2017 ma prorogato a fine 2020.
Come ricordato dalla testata messinese LetteraEmme, già quella precedente (scaduta nel 2017) avrebbe dovuto essere l’ultima concessione di questo tipo nella storia della port authority di Messina, dato che il piano regolatore triennale dell’AdSP dello Stretto prevede già da tempo per la rada San Francesco la riconversione a porticciolo turistico contestualmente al trasferimento del suo traffico al nuovo porto di Tremestieri.
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