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Prima campagna in Artico per la nave rompighiaccio italiana da ricerca Laura Bassi
Partita dall’Italia a metà Luglio, la nave rompighiaccio Laura Bassi ha iniziato la sua prima spedizione scientifica in Artico, dove realizzerà tre progetti di ricerca proposti da ricercatori dell’Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale (Ogs) e del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) finanziati dal Programma di Ricerche in Artico del Ministero dell’Università e della Ricerca (Mur) e del Ministero […]
Partita dall’Italia a metà Luglio, la nave rompighiaccio Laura Bassi ha iniziato la sua prima spedizione scientifica in Artico, dove realizzerà tre progetti di ricerca proposti da ricercatori dell’Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale (Ogs) e del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) finanziati dal Programma di Ricerche in Artico del Ministero dell’Università e della Ricerca (Mur) e del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (Maeci).
La spedizione, della durata totale di 40 giorni, è iniziata e si concluderà a Bergen (Norvegia) con un rapido scalo per cambio equipaggio a Longyearbyen (Isole Svalbard, sempre in Norvegia). La nave ha il compito di eseguire anche altre operazioni di posa e manutenzione di strumentazione oceanografica nelle acque delle Svalbard; per questa missione saranno coinvolti circa 40 ricercatori di Ogs e Cnr.
Tutti i progetti si svolgeranno in stretta collaborazione con gruppi di ricerca internazionali, anche la collaborazione con due istituti indiani, il National Institute of Ocean Technology (NIOT) e il National Centre for Polar and Ocean Research (NCPOR).
“Questa prima missione in Artico della Laura Bassi rappresenta una straordinaria opportunità per la ricerca italiana” ha detto Nicola Casagli, presidente di Ogs, precisando che “le ricerche polari costituiscono, inoltre, un pilastro storico dell’attività di Ogs e questa nuova missione, con una nave la cui strumentazione scientifica è stata di recente ulteriormente potenziata, conferma le tradizioni polari del nostro Ente e del sistema italiano della ricerca”.
“La ricerca in aree polari è prioritaria per l’Italia, che partecipa al Trattato Antartico ed è osservatore del Consiglio Artico” aggiunge Michele Rebesco, ricercatore Ogs e membro del Comitato Scientifico per l’Artico, organo del Cnr che ha l’obiettivo di elaborare, proporre e gestire il Programma di ricerche in Artico – PRA istituito dal Maeci e dal Mur.
La Laura Bassi, di proprietà dell’Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale (Ogs), è oggi l’unica nave italiana rompighiaccio per la ricerca oceanografica ed è gestita da un Direttivo Tecnico Operativo composto da rappresentanti di Ogs, Cnr, Enea e Mur. Ha già all’attivo due campagne in Antartide con il PNRA e questa è la sua prima missione in Artico.