Bimco: ad agosto infranto ancora il record di nuovi ordini di portacontainer
Dopo il picco raggiunto lo scorso marzo, per gli ordini di nuove navi portacontainer è ora il turno di un nuovo primato. I noli alle stelle e i record di volumi trasportati verso gli scali del Pacifico secondo Bimco stanno infatti continuando a iniettare ottimismo nelle valutazioni degli armatori, tanto che ad oggi l’orderbook globale […]
Dopo il picco raggiunto lo scorso marzo, per gli ordini di nuove navi portacontainer è ora il turno di un nuovo primato. I noli alle stelle e i record di volumi trasportati verso gli scali del Pacifico secondo Bimco stanno infatti continuando a iniettare ottimismo nelle valutazioni degli armatori, tanto che ad oggi l’orderbook globale di unità di questo tipo è composto da 681 navi.
Del totale, ben 381 sono state ordinate dall’inizio dell’anno, per un totale di capacità di 3,44 milioni di Teu (appunto, nuovo record toccato per numero di commesse affidate in un lasso così breve di tempo). Complessivamente il portafoglio – compresi dunque gli ordini effettuati in precedenza – vale 5,3 milioni di Teu (attesi per il 2023 e oltre), dato enorme ma ancora non al livello di quei 6,8 milioni di Teu che risultavano nel luglio 2008.
“All’inizio del 2021, l’orderbook era fermo a 2,5 milioni di Teu. Da allora una cifra record di 3,3 milioni di Teu è stata ordinata” ha evidenziato Peter Sand, chief shipping analyst di Bimco. Il quale entrando poi nel merito dei contratti siglati ha anche aggiunto: “Le dimensioni contano, ma non sono più l’unica cosa rilevante. Le navi devono essere pronte a entrare su rotte emergenti, e molte di quelle in ordine saranno dotate di scrubber”.
Relativamente alle dimensioni l’analisi di Bimco evidenza come la ‘taglia’ preferita sia stata quella da 16mila Teu, la più richiesta nei mesi di febbraio, marzo, aprile e giugno, con ordini per un totale di 60 unità effettuati da cinque diversi operatori (in particolare la metà di questi è arrivata da due dei quattro maggiori ‘armatori non operatori’ del mercato e da uno di secondo piano, e l’altra metà da shipping company che offrono servizi di linea).
Si tratta di una dimensione scelta perché ritenuta più versatile, anche in caso di imprevisti di natura geopolitica, rispetto a quella delle Ulcs (Ultra-Large Container Ships), formato che ha totalizzato solo 22 ordini finora, dei quali 14 lo scorso giugno.
Dal punto di vista di consumi ed emissioni, il report evidenzia che, tra le 168 unità con capacità di almeno 11.800 Teu ordinate nel 2021, 117 (il 71%) saranno dotate di scrubber, altre 29 saranno predisposte per ospitarne (uno ma anche per l’alimentazione a Gnl) e infine 34 andranno solo a gas naturale liquefatto.
Passando infine alle previste date di consegna, nella sua analisi Bimco ha evidenziato come delle navi ordinate nel 2021, ne sono attese in consegna nel 2023 e 2024 per capacità pari a 1,5 milioni di Teu. Complessivamente nel 2024 dovrebbero dunque entrare in acqua nuove portacontainer per un totale di 2,15 milioni di Teu, un dato decisamente superiore a quello raggiunto nel 2015, anno record sul fronte delle consegne con 1,66 milioni di Teu. Per la società di analisi però è probabile che il primato del 2015 non sarà infranto e che le consegne ai proprietari saranno pertanto posticipate.
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