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Per la prima volta anche una bulk carrier capesize impiegata per trasportare container in coperta
A proposito di novità operative conseguenti al fatto che i noli per il trasporto di container dall’Estremo Oriente hanno superato i 13.000 dollari, oltre alla nuova linea appena avviata dall’italiana Rif Line, Sp Global Platts nei giorni scorsi ha rivelato che un caricatore avrebbe noleggiato una nave bulk carrier di grande portata (classe capesize) di […]
A proposito di novità operative conseguenti al fatto che i noli per il trasporto di container dall’Estremo Oriente hanno superato i 13.000 dollari, oltre alla nuova linea appena avviata dall’italiana Rif Line, Sp Global Platts nei giorni scorsi ha rivelato che un caricatore avrebbe noleggiato una nave bulk carrier di grande portata (classe capesize) di proprietà della società greca Starbulk per trasportare un ‘carico containerizzato’ di 1.400 Teu, di cui 200 pieni (alla tariffa di 20.000 dollari ciascuno) e 1.200 vuoti (a 3.000 dollari/Teu) da riposizionare dall’Europa alla Cina. “L’imbarco di così tanti container su una capesize bulk carrier rappresenta una novità assoluta” spiega la società di ricerca e analisi.
In passato navi portarinfuse secche di portata più contenuta (sulle 70.000 tonnellate) venivano regolarmente impiegate dalla società armatoriale Cast (inglobata nel ’95 in Cp Ships) sulla rotta fra Europa e Canada per trasportare fino a 1.450 Teu in coperta. Nel caso di Starbulk l’unità in questione dovrà essere attrezzata per l’imbarco e il rizzaggio in sicurezza di carichi containerizzati.
Considerata l’insufficiente disponibilità di stiva sulle navi portacontainer e la mancanza di tonnellaggio di questa tipologia da noleggiare, negli ultimi mesi alcuni spedizionieri e caricatori si sono rivolti alle unità multipurpose o alle navi open hatch bulk carrier per spedire carichi containerizzati su rotte intercontinentali. Navi di Bbc Chartering e di Saga Welco risulta siano state noleggiate per spedire container per diversi importanti beneficial cargo owner fra cui anche il gigante americano del retail Walmart.
Se confermato, l’impiego di una capesize bulk carrier anche per il trasporto di carichi containerizzati in coperta apre a una nuova fase di mercato e rappresenta un nuovo (sempre più fantasioso) capitolo nella storia delle interdipendenze fra i vari segmenti di mercato del trasporto merci via mare.