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Approvato il DL Infrastrutture, passano le norme per terminalisti e armatori
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il DL Infrastrutture (o DL Trasporti bis o DL Mims). Lo ha reso noto una nota del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili. Per quel che riguarda porti e infrastrutture, il testo entrato in Consiglio (lo trovate qui) è praticamente identico alla bozza del 24 agosto che SHIPPING […]
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il DL Infrastrutture (o DL Trasporti bis o DL Mims). Lo ha reso noto una nota del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili.
Per quel che riguarda porti e infrastrutture, il testo entrato in Consiglio (lo trovate qui) è praticamente identico alla bozza del 24 agosto che SHIPPING ITALY ha illustrato nei giorni scorsi.
Confermati quindi l’ampliamento della giurisdizione delle Autorità di Sistema Portuale di Cagliari (ad Arbatax) e Palermo (a Porto Rifugio e Porto Isola di Gela e lo stanziamento di 37 milioni di euro destinati all’Adsp di Messina fra 2021 e 2023 per la realizzazione degli interventi infrastrutturali necessari per aumentare la capacità di accosto per le unità adibite al traghettamento nello Stretto di Messina, nonché i servizi ai pendolari.
Confermato anche l’intervento sulla norma del DL Agosto 2020 pensata per il ristoro degli operatori ro-pax, con la risoluzione alla contrarietà sollevata dalla Commissione Europea: alla misura potranno accedere anche gli aratori con stabile organizzazione in Italia e navi iscritte nei registri europei. Confermato pure lo stralcio di analogo intervento sull’articolo del DL Agosto 2020 dedicato al cabotaggio.
Soddisfatte anche le richieste del terminalismo con la possibilità (sancita col DL Rilancio del 2020) per le Autorità di Sistema Portuale di ridurre i canoni concessori anche per il 2021 a fronte di significativi cali di fatturato registrati nel periodo gennaio-luglio 2021 rispetto al gennaio-luglio 2019. Inoltre gli stessi soggetti (tutti i soggetti concessionari e autorizzati) potranno attingere a eventuali risorse residuate del fondo da 26 milioni stanziato proprio dal DL Rilancio.
Due sole le differenze rispetto alle ultime bozze. L’equiparazione dei collegamenti marittimi per le Tremiti a quelli dello Stretto in termini di non soggezione agli obblighi sul green pass non è più nel provvedimento.
Inoltre, per quel che riguarda le modifiche al decreto legislativo 53 del 2011 (la legge che attuò la direttiva europea sul port state control e l’ispezione alle navi straniere nei porti europei), è stata stralciato il comma che avrebbe riportato nell’alveo della direttiva (in sostanza sottoponendole alle previsioni del decreto legislativo) le operazioni portuali come definite dall’articolo 16 della legge 84/94. Un’espunzione dovuta forse alla volontà di non complicare ulteriormente la suddivisione di competenze fra Capitanerie e Autorità di Sistema Portuale.
A.M.