Sta nascendo un mercato nero dei container: “Spuntano anche i bagarini”
Nel contesto sempre più esasperato dei trasporti via mare tra Cina ed Europa – per descrivere il quale ormai gli addetti ai lavori usano senza remore termini come “follia” o “delirio” – sembra ora essersi fatto strada un nuovo e originale extra-costo, ovvero quello per i ‘bagarini di container’. A descrivere il nuovo fenomeno è […]
Nel contesto sempre più esasperato dei trasporti via mare tra Cina ed Europa – per descrivere il quale ormai gli addetti ai lavori usano senza remore termini come “follia” o “delirio” – sembra ora essersi fatto strada un nuovo e originale extra-costo, ovvero quello per i ‘bagarini di container’.
A descrivere il nuovo fenomeno è stata Alice Arduini, titolare della casa di spedizione Alix International, raccontando di avere ricevuto dalla sua agente cinese la richiesta di un pagamento extra di 150 dollari da girare a un cosiddetto ‘scarper’ che si sarebbe fatto carico di reperire il container. “Non ci era mai capitata prima d’ora una proposta simile e, dai toni con cui ci è stata presentata, l’impressione è che si tratti di una intermediazione, tra compagnia marittima e spedizioniere, tutt’altro che trasparente o ufficiale” spiega. Insomma, “il sentore è che stia nascendo un mercato nero dei container”. Un effetto collaterale generato da un mercato dalle caratteristiche ormai ben note e in cui “gli accordi di block space non vengono rispettati, è difficile assicurarsi spazio in stiva, quando si riesce spesso arrivano poi ulteriori aumenti di costo e ormai si lavora alla giornata” aggiunge Arduini, che spiega di essere riuscita in certe occasioni a imbarcare la merce, ovvero ad assicurarsi lo spazio sulla nave, “facendo pagare il nolo al mio agente cinese”, ovvero optando per la modalità freight prepaid anziché freight collect, sebbene restando sempre nell’ambito di una resa Fob (free on board).
A proposito in particolare di noli marittimi per spedizioni di container tra Cina e Italia, l’ultimo report settimanale di Drewry riferisce ancora di un nuovo aumento della tratta Shanghai – Genova, sebbene decisamente contenuto. L’invio di un container da 40′, nella settimana che si è appena conclusa, è costato in media 13.473 dollari, contro i 13.464 della scorsa settimana, variazione che secondo la società di analisi va considerata pressoché nulla. Risultano invece in significativo aumento i costi delle spedizioni da Shanghai a Rotterdam (14.074 dollari, +2%), anche se l’incremento maggiore si osserva per i viaggi dallo scalo cinese verso New York (15.035 dollari, +6%).
Nel complesso l’indice composito di Drewry, che considera le otto principali rotte marittime est-ovest, risulta in aumento del 2%, per una media di 9.987 dollari per l’invio di un contenitore da 40 piedi.
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