Quanto vale davvero la linea Civitavecchia – Arbatax – Cagliari
In attesa di capire cosa il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili intenda fare in merito alla rotta Civitavecchia – Arbatax – Cagliari, rimasta da ieri scoperta, è utile, per comprendere il peso della linea, tornare a compulsare la relazione che il dicastero predispose oltre un anno fa, prima di imbastire le gare per […]
In attesa di capire cosa il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili intenda fare in merito alla rotta Civitavecchia – Arbatax – Cagliari, rimasta da ieri scoperta, è utile, per comprendere il peso della linea, tornare a compulsare la relazione che il dicastero predispose oltre un anno fa, prima di imbastire le gare per la nuova continuità territoriale.
Innanzitutto si sottolinea che Cin – Compagnia Italiana di navigazione, la società convenzionata col Mims, “era tenuta a effettuare partenze di andata e ritorno con frequenza giornaliera nel periodo estivo e trisettimanale in quello invernale, con almeno due approdi intermedi settimanali ad Arbatax distanziati di almeno due giorni”. Diverse unità si sono alternate nel tempo, “con una capacità media di circa 1.300 passeggeri, 500 auto e 900 metri lineari”.
Come si evince dai grafici, il traffico passeggeri è caratterizzato da elevata stagionalità con evidenti picchi nel periodo estivo, mentre il trasporto merci ha un andamento discontinuo nell’anno. Questo il riepilogo:
Dall’insieme dei dati (la relazione contiene ulteriori approfondimenti su altri dati, dalle tariffe applicate al load factor) “si evince come la linea Civitavecchia-Cagliari-Arbatax registri una media annua di oltre 185.000 passeggeri, circa 51.000 auto e oltre 250.000 metri lineari di merci. La tratta è fortemente interessata dal traffico stagionale, in quanto si evidenziano picchi di flusso nei mesi estivi e livelli più bassi in quelli invernali; i passeggeri si dividono equamente tra residenti e non (entrambi 50%) e viaggiano prevalentemente in auto. In generale i viaggiatori prediligono la cabina al ponte o alla poltrona e spendono per l’acquisto del biglietto in media 38,4 euro. Chi acquista il biglietto per residenti viaggia in media di più nei mesi invernali, mentre chi acquista il biglietto ordinario viaggia maggiormente nei mesi estivi. Il load factor medio passeggeri per CIN è del 27% e oscilla tra il 35% nella stagione estiva e il 18% nel resto dell’anno”.
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