A Civitavecchia aggiudicati i primi fondi green ports ai terminalisti
Come raccontato da SHIPPING ITALY, dei 270 milioni stanziati dal Ministero della Transizione Ecologica nell’ambito del programma green ports, parte del Pnrr, 45 milioni sono riservati a concessionari e terminalisti, anche se potranno accedervi solo per il tramite delle Autorità di Sistema Portuale. Quella di Civitavecchia, che in base al bando ministeriale, ha 4 milioni […]
Come raccontato da SHIPPING ITALY, dei 270 milioni stanziati dal Ministero della Transizione Ecologica nell’ambito del programma green ports, parte del Pnrr, 45 milioni sono riservati a concessionari e terminalisti, anche se potranno accedervi solo per il tramite delle Autorità di Sistema Portuale.
Quella di Civitavecchia, che in base al bando ministeriale, ha 4 milioni di euro a disposizione per questa finalità è stata la prima a muoversi. A inizio agosto, ancor prima che il Mite formalizzasse il proprio impegno, infatti, l’ente pubblicò un avviso riservato a concessionari e terminalisti, “inerente alla redazione della graduatoria dei soggetti eventualmente beneficiari di contributi per la rottamazione di mezzi con nuovi veicoli elettrici, afferente al Pnrr”. Ad esito di quell’iniziativa all’Adsp pervennero richieste per complessivi 962.100 euro (non è specificato da parte di quali soggetti).
Lo si apprende oggi da un nuovo bando pubblicato dall’ente per comunicare che “pertanto restano a disposizione dei terminalisti/concessionari portuali interessati alla rottamazione di mezzi tradizionali, contributi per la loro sostituzione con mezzi elettrici per complessivi 3.037.900 euro”. Da cui, oggetto del nuovo bando, la necessità, di “redigere la graduatoria dei soggetti eventualmente beneficiari” e “l’opportunità di ricevere indicazioni dai terminalisti/concessionari riguardo il numero e la tipologia di utenze in base alle quali determinare l’eventuale realizzazione (…) di infrastrutture per l’utilizzo dell’elettricità in porto (per alimentazione e ricarica)”.
La seconda parte del documento indica criteri di erogazione e requisiti tecnici minimi per la sostituzione o la trasformazione di gru mobili, carri ponte, tramogge, reach stacker e altri mezzi per la movimentazione delle merci, ma i fondi potranno servire anche per l’acquisizione (a sostituzione di mezzi a motore endotermico) di “locotrattori alimentati ad elettricità o idrogeno per la movimentazione di carri ferroviari all’interno dell’area portuale” o di mezzi “per la raccolta dei rifiuti o navette per il trasporto collettivo di persone all’interno dell’area portuale”.
In generale, non potranno accedere al beneficio i mezzi per la movimentazione delle merci che operino all’interno di processi industriali, i richiedenti dovranno essere concessionari o titolari di titolo equivalente all’interno dei porti di Civitavecchia, Fiumicino o Gaeta, andrà garantita la rottamazione del mezzo o delle attrezzature sostituite e il fatto che il nuovo mezzo non abbia una potenza superiore al 130% di quello rottamato.
A.M.
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