Per i vertici di Maersk e Msc il trasporto container non tornerà alla normalità prima di alcuni mesi
I due Søren che stanno al vertice dello shipping mondiale (Skou, a capo di Maersk, e Toft, quest’anno passato dal gruppo danese a guidare Msc) hanno entrambi preso la parola nei giorni scorsi per offrire il loro punto di vista sullo stato del trasporto via mare di container, concordando sul fatto che un ritorno alla […]
I due Søren che stanno al vertice dello shipping mondiale (Skou, a capo di Maersk, e Toft, quest’anno passato dal gruppo danese a guidare Msc) hanno entrambi preso la parola nei giorni scorsi per offrire il loro punto di vista sullo stato del trasporto via mare di container, concordando sul fatto che un ritorno alla normalità (quale?) non sarà possibile prima di alcuni mesi.
Skou lo ha fatto in occasione dell’ultimo avviso al mercato con cui A.P. Møller – Mærsk ha comunicato che, dopo aver raggiunto una performance già al di sopra delle aspettative nei primi due mesi del terzo trimestre 2021, si attende ora risultati migliori del previsto, sia per i tre mesi in questione, sia per l’intero esercizio 2021. Nel dettaglio, il gruppo danese prevede di chiudere il Q3 con un Ebitda di circa 7 miliardi di dollari e un Ebit di circa 6, mentre per il 2021 nel suo insieme la stima ora è di raggiungere i 22-23 miliardi di dollari di Ebitda (dai 18-19,5 dell’ultima valutazione), con un Ebit di 18-19 miliardi di dollari (da 14-15,5 miliardi).
A latere di questi risultati e previsione, il numero uno di Maersk ha dichiarato a Reuters di aspettarsi per quest’anno “volumi in crescita del 7-8%”, per effetto della “forte, forte domanda da parte dei consumatori finali” che si va a inserire in un contesto caratterizzato dalle “necessità di re-stocking delle aziende e dall’altro lato dalla congestione di porti, magazzini e navi”, particolarmente evidente ora a Long Beach, dove di fronte allo scalo stazionano 60 navi in attesa di attraccare.
Riguardo l’evoluzione dello scenario, Skou ha poi affermato: “Nessuno tra i dati in nostro possesso ci suggerisce che entro l’anno la situazione cambierà”.
Ancora più pessimistica (o forse ottimistica, dal suo punto di vista) la previsione espressa da Soren Toft che – intervenuto alla London International Shipping Week organizzata in sede Imo – secondo quanto riportato da ShippingWatch ha detto che a suo avviso il mercato cesserà di essere surriscaldato “entro i prossimi 12 mesi”. Impossibile, dall’altra ‘metà della 2M’ e cioè Msc, avere indicazioni rispetto ai risultati attesi nell’attuale trimestre e in tutto l’esercizio 2021, mentre rispetto ai servizi offerti alla clientela, riferisce ancora la testata danese, Toft ha detto che “non esistono soluzioni semplici per risolvere i colli di bottiglia e migliorare gli scarsi livelli di servizio”, aggiungendo infine: “Francamente, non siamo in grado di offrire quel servizio richiesto dai nostri clienti”.
A sprezzo infine del rischio di finire vittima del sarcasmo degli osservatori (che nei giorni scorsi si è abbattutto ad esempio sulla collega Cma Cgm, dopo l’annuncio del congelamento dei suoi noli spot fino a febbraio), il vertice di Msc – riferisce una nota ufficiale del gruppo elvetico – rivolgendosi alla platea ha detto che “bisogna continuare a spiegare la vera storia” e cioè che “lo shipping è una forza del bene, che ha reso i commerci accessibili per decenni” e “ha creato prosperità in tutto il mondo”.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER QUOTIDIANA GRATUITA DI SHIPPING ITALY