Intergroup e Bellettieri ci riprovano per la banchina 26 di Civitavecchia
Sono passati tre anni e un’amministrazione, così l’accoppiata Intergroup – Bellettieri ha deciso di riprovare la strada del terminalismo a Civitavecchia. Le dichiarazioni rilasciate stamane a Il Messaggero da Enrico Luciani, ex numero uno dell’articolo 17 CPL e oggi neopresidente di Cilp – Cooperativa Impresa Lavoratori Portuali, su un’istanza di rilascio concessione chiesta dall’agenzia marittima […]
Sono passati tre anni e un’amministrazione, così l’accoppiata Intergroup – Bellettieri ha deciso di riprovare la strada del terminalismo a Civitavecchia.
Le dichiarazioni rilasciate stamane a Il Messaggero da Enrico Luciani, ex numero uno dell’articolo 17 CPL e oggi neopresidente di Cilp – Cooperativa Impresa Lavoratori Portuali, su un’istanza di rilascio concessione chiesta dall’agenzia marittima Bellettieri (una delle società controllate da Cilp) per una banchina nel porto laziale, hanno trovato riscontro presso l’Autorità di Sistema Portuale. L’ente, tuttavia, specificando che la domanda non è stata ancora pubblicata perché se ne sta valutando l’ammissibilità, ha precisato che non è stata Bellettieri a porre l’istanza.
Secondo quanto risulta a SHIPPING ITALY, infatti, si tratta invece di Tmc – Terminal Multipurpose Civitavecchia, joint venture fra Bellettieri e l’Intergroup della famiglia Di Sarno (che detiene il 51% della partnership). L’accoppiata si formò nel 2018 proprio per tentare la strada terminalistica sulla banchina 26 di Civitavecchia (lunga oltre 300 metri e dotata di pescaggi da 15 metri), con l’obiettivo di operarvi traffici di granaglie e altre rinfuse solide.
L’Adsp allora guidata da Francesco di Majo, però, non pubblicò nemmeno l’istanza, ritenendo che su quella banchina avrebbero dovuto operarsi traffici ro-ro e ro-pax (cui a tutt’oggi la destina la documentazione rinvenibile sul sito dell’ente e che vi vengono effettivamente operati), similmente all’adiacente Nuova Darsena Traghetti, all’epoca in costruzione appena più a nord e ormai prossima all’operatività.
Da capire, quindi, se la nuova amministrazione presieduta da Pino Musolino (definito da Luciani “attivo, preparato e determinato”) intenda procedere in continuità con quella precedente o considerare l’ampliamento merceologico dello scalo e aprire all’istanza di Tmc, pubblicandola e sottoponendola all’eventuale presentazione di istanze in concorrenza o opposizione, anche considerato che Luciani ha anche riferito di aver rinsaldato i rapporti col gruppo Grimaldi, le cui car carrier utilizzano proprio la banchina 26 e i servizi di Cilp.
A.M.
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