Le criticità genovesi nel project cargo dirottano Messina sempre più in Adriatico
Nei giorni scorsi la nave Jolly Vanadio della shipping company genovese Ignazio Messina & C. è stata ‘dirottata’ al porto di Koper per un imbarco eccezionale destinato a Duqm, in Oman. Secondo quanto spiegato a SHIPPING ITALY si è trattato di un project da 3.300 metri cubi per 580 tonnellate composto da: 9 trailer caricati […]
Nei giorni scorsi la nave Jolly Vanadio della shipping company genovese Ignazio Messina & C. è stata ‘dirottata’ al porto di Koper per un imbarco eccezionale destinato a Duqm, in Oman. Secondo quanto spiegato a SHIPPING ITALY si è trattato di un project da 3.300 metri cubi per 580 tonnellate composto da: 9 trailer caricati con alcune sottostazioni mobili allestite a generatore industriale, suddivisi in 3 set da 3 unità con lunghezza di 13, 17 e 21 metri, con un peso rispettivamente di 24, 44 e 78 tonnellate, oltre ad altre tonnellate di merce varia stivata in casse e pallets, contenenti accessori e componentistica varia di impiantistica, caricati su 14 x 40’ platform, 1 x 20’ platform e 5 x 40’ contenitori high cube.
Con questa operazione il Gruppo Messina conferma e rafforza la sua presenza e ribadisce la sua capacità di risposta tecnica nel mercato del project cargo, dei carichi eccezionali e dell’impiantistica.
“L’anno scorso abbiamo scalato il porto di Ravenna, quest’anno il porto di Koper e credo che per alcuni carichi saremo costretti sempre di più a utilizzare i porti dell’Adriatico” afferma l’amministratore delegato Ignazio Messina. “Anche se, purtroppo, in alcuni casi le nostre navi sono troppo grandi o, meglio, pescano troppo rispetto ai fondali esistenti. A causa delle disastrose condizioni delle autostrade liguri non si possano più imbarcare pezzi eccezionali oltre un certo limite di peso e di volume dal porto di Genova, scalo che è il nostro capolinea dei servizi marittimi e dove gestiamo un terminal multipurpose”.
Nei primi mesi del 2021 al terminal Imt (Intermodal Marine Terminal) sono stati movimentati carichi di tubi, di profilati di cemento, di project cargo e a breve potrebbero essere acquisiti anche altri traffici di coil, lamiere, yacht e carichi similari.
“Ormai quella del traffico container tende a diventare una vocazione esclusiva – aggiunge Ignazio Messina – e, per questo motivo, alcuni traffici non tenevano più in considerazione il porto di Genova, ma noi stiamo cercando di riportare questi traffici ‘meno smart’ dei contenitori ma non meno importanti ma che, anzi, possono generare un valore aggiunto in più, potendo noi offrire anche il passaggio a magazzino all’interno del porto e la logistica terrestre”.
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