Cercasi gestore armatoriale per le unità del Cnr
Il Cnr è alla ricerca di un gestore armatoriale che possa occuparsi per 5 anni delle sue unità, e per questo obiettivo ha messo a disposizione tramite una gara europea un importo massimo di 1,53 milioni di euro. I mezzi che ad oggi compongono la sua dotazione, e che sono impiegati per ricerche e servizi […]
Il Cnr è alla ricerca di un gestore armatoriale che possa occuparsi per 5 anni delle sue unità, e per questo obiettivo ha messo a disposizione tramite una gara europea un importo massimo di 1,53 milioni di euro.
I mezzi che ad oggi compongono la sua dotazione, e che sono impiegati per ricerche e servizi geofisici ed oceanografici, sono nel dettaglio la Piattaforma Acqua Alta (collocata al largo del litorale veneziano su un fondale di 16 metri e composta da una struttura metallica che ospita un laboratorio, alcuni alloggi e un modulo tecnico), la pilotina Litus (con stazza lorda di 7,75 tonnellate e lunghezza fuori tutto di 10,20 metri), la barca Aretusa (stazza lorda di 4,67 tonnellate e lunghezza fuori tutto di 6,75 metri) e infine un pontile galleggiante (solitamente ormeggiato nel bacino dell’Arsenale a Venezia e utilizzato per l’ormeggio dei mezzi, attualmente non in uso in quanto il Comune lagunare ha messo a disposizione dell’istituto un pontile sostitutivo). Per questa attività il Cnr chiede siano impiegate “3 unità di personale marittimo per l’equipaggio dei mezzi”.
Attualmente la flotta del Consiglio Nazionale delle Ricerche è sotto la gestione di Diamar Srl (a seguito di una gara in cui la società di Pozzuoli aveva avuto la meglio su Sopromar), sulla base di un contratto che ha avuto inizio alla fine del maggio 2019 e che durerà fino al 4 marzo 2022. La nuova gara (per la partecipazione alla quale il termine è fissato a prossimo 5 novembre) coprirà quindi gli anni 2022 – 2026.
F.M.
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