Gli armatori ri-chiedono allo Stato ristori per il primo registro e fondi per la transizione
Audita presso le Commissioni riunite della Camera dei Deputati IX (Trasporti, poste e telecomunicazioni) e VIII (Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici), in relazione all’esame del Disegno di Legge per la conversione del DL Infrastrutture, Confitarma ha confermato la propria posizione. Apprezzamento cioè per lo sblocco degli aiuti (70 milioni di euro) stanziati col DL Agosto […]
Audita presso le Commissioni riunite della Camera dei Deputati IX (Trasporti, poste e telecomunicazioni) e VIII (Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici), in relazione all’esame del Disegno di Legge per la conversione del DL Infrastrutture, Confitarma ha confermato la propria posizione.
Apprezzamento cioè per lo sblocco degli aiuti (70 milioni di euro) stanziati col DL Agosto dello scorso anno per le società operanti nel settore ro-pax e auspicio che avvenga altrettanto per l’altra previsione di settore contenuta in quella legge (sostegni al cabotaggio), ancora al palo perché, nella dicitura originaria (riservata alle imprese italiane), incompatibile con l’ordinamento comunitario: “Siamo particolarmente lieti che il Governo abbia finalmente sbloccato l’iter di attuazione di una norma adottata oltre un anno fa per ristorare le imprese del trasporto marittimo passeggeri delle perdite sostenute per la mancata fatturazione registrata nel periodo più buio della pandemia. Attendiamo adesso con urgenza il Decreto ministeriale di attuazione. Purtroppo rincresce constatare che analoga modifica all’art.88 del medesimo Decreto-Legge 104/2020, anch’essa richiesta dalla Commissione europea, non sia stata inserita dal Governo nel provvedimento oggetto di conversione” ha detto il direttore generale Luca Sisto.
“L’art. 88 – ha proseguito Sisto – prevede un importante e urgente ristoro per il comparto del primo registro navale. Una misura, questa, a suo tempo voluta dal Governo e rifinanziata per ben due volte – da ultimo con il DL n.73/2021 c.d. “Sostegni bis” – per sostenere le imprese armatoriali che assicurano i fondamentali servizi di cabotaggio marittimo, di rifornimento dei prodotti necessari alla propulsione ed ai consumi di bordo delle navi, nonché di deposito ed assistenza alle piattaforme energetiche nazionali. Servizi che, ha ribadito con forza il Direttore Generale di Confitarma, non si sono mai fermati durante la pandemia
Sisto ha colto inoltre l’occasione per richiamare l’attenzione del Parlamento in merito alle risorse del Fondo complementare al PNRR destinate alla transizione green del settore marittimo. “Per lo shipping gli obiettivi di riduzione delle emissioni individuati a livello internazionale e comunitario sono molto ambiziosi, nonostante lo stesso sia unanimemente riconosciuto quale settore hard to abate. Coerentemente con questi obiettivi, al fine di sostenere il processo di transizione ecologica della flotta italiana il Governo ha destinato attraverso il Fondo complementare al PNRR risorse importanti per il rinnovo e l’ammodernamento delle navi. Riteniamo di fondamentale importanza che l’emanando Decreto ministeriale di attuazione che definirà i criteri di erogazione di tale contributo green preveda, coerentemente con il testo della norma (DL 59/2021), l’accesso alle risorse a tutte le navi che operano anche fuori dall’Italia, riservando comunque una premialità specifica per i traffici mediterranei, così da sostenere l’intera flotta italiana nell’importante processo di transizione ecologica avviato a livello internazionale. Lo Stato deve fare la sua parte nell’aiutare cittadini e imprese a sostenere i costi di questa trasformazione green”.
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