Autotrasporto: “Rischio tilt dal 15 ottobre per il Green Pass”
L’obbligo di Green Pass che scatterà dal 15 ottobre per i lavoratori privati ha messo in allerta il settore dell’autotrasporto, in buona parte dipendente in Italia da forza lavoro straniera, spesso proveniente da paesi in cui le campagne vaccinali stanno procedendo a ritmo più lento o con l’utilizzo di preparati non approvati dalla Ue, e […]
L’obbligo di Green Pass che scatterà dal 15 ottobre per i lavoratori privati ha messo in allerta il settore dell’autotrasporto, in buona parte dipendente in Italia da forza lavoro straniera, spesso proveniente da paesi in cui le campagne vaccinali stanno procedendo a ritmo più lento o con l’utilizzo di preparati non approvati dalla Ue, e dove comunque non è previsto un lasciapassare come appunto il Green Pass.
Sul tema si è espressa nei giorni scorsi Conftrasporto (chiedendo tra le altre cose una deroga per gli autisti stranieri sprovvisti del documento in considerazione dell’attività, indispensabile, svolta).
A lanciare un allarme è stato anche Alessandro Savona, sales manager della società genovese Mto (parte del gruppo Finsea), che in un post ha provato a stimare l’impatto della misura dopo la sua entrata in vigore. A partire dal 15 ottobre, per i lavoratori sprovvisti del Green Pass la conseguenza sarà infatti quella della sospensione dal lavoro (dopo 5 giorni) e la loro eventuale sostituzione. Uno scenario che però non è applicabile al settore dell’autotrasporto, in cui è proprio l’assenza di “nuove risorse munite di patenti” a costituire già un problema importante.
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