Darsena Europa, arrivano bandi, istruzione Via e bypass del Csllpp
Rispettando grossomodo i tempi promessi due mesi fa, l’Autorità di Sistema Portuale di Livorno ha ieri annunciato e presentato l’imminente bando di gara per le opere di difesa e i dragaggi facenti parte del progetto Darsena Europa, per la cui realizzazione il presidente Luciano Guerrieri è stato investito ad aprile di poteri commissariali da parte […]
Rispettando grossomodo i tempi promessi due mesi fa, l’Autorità di Sistema Portuale di Livorno ha ieri annunciato e presentato l’imminente bando di gara per le opere di difesa e i dragaggi facenti parte del progetto Darsena Europa, per la cui realizzazione il presidente Luciano Guerrieri è stato investito ad aprile di poteri commissariali da parte del Governo.
Confermato anche il particolare inquadramento del bando, definito da Roberta Macii, responsabile della procedura, “progetto preliminare semplificato”. La gara riguarderà cioè un’unica progettazione esecutiva e realizzazione, ma per quel che riguarda le opere di difesa a disposizione dei proponenti l’amministrazione metterà un progetto di livello definitivo, mentre per i dragaggi la progettazione sarà di livello preliminare.
Una peculiarità che ha presumibilmente a che fare con l’altro impegnativo step di imminente avvio da parte dell’Adsp, l’istruzione della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale. Tanto che il bando (pubblico dal 6 ottobre), hanno spiegato Guerrieri e Macii, sarà formulato in modo da invitare i partecipanti a indovinare e proporre le migliorie che potrebbero poi essere richieste dal Ministero della Transizione Ecologica. Non a caso, al fine di ritocchi ritenuti se non probabili possibili, la gara sarà bandita per 393 milioni di euro in un quadro economico, però, di 450 (tutte risorse pubbliche, parte regionali, parte ministeriali).
Del resto l’opera è imponente nei numeri, in particolar modo per quel che riguarda il dragaggio, che resta la parte più delicata da un punto di vista ambientale, anche dopo la deperimetrazione dell’area interessata dall’area Sin (annunciata come conclusa durante la conferenza stampa svolta dall’ente, anche se sprovvista di atti ufficiali), che amplierà le possibilità di utilizzo dei fanghi di escavo.
L’appalto, si legge in una nota di Adsp, comprenderà “le opere di protezione della nuova imboccatura portuale del porto di Livorno (imboccatura Nord), il nuovo bacino portuale della Darsena Europa con il relativo canale di accesso, la realizzazione di nuove vasche di contenimento e le attività di dragaggio connesse alla loro funzionalità. (…) In dettaglio, si prevede la realizzazione di una diga foranea esterna di 4,6 km, composta dal nuovo molo di sopraflutto (Diga Nord) e dalla realizzazione della nuova Diga della Meloria in sottoflutto (quella vecchia verrà demolita). Verranno inoltre realizzate dighe interne per 2,3 km, a delimitare le nuove vasche di colmata (90 ettari) che si andranno ad aggiungere a quelle già esistenti (da 70 ettari) e già oggetto di un progetto di consolidamento. Complessivamente verranno dragati 15,7 milioni di metri cubi. Una quota parte dei sedimenti, per un totale di 5 milioni di metri cubi, verrà destinata ai ripascimenti, altra parte dei sedimenti sarà impiegata come materiale di riempimento e di costruzione”.
Il bando dovrebbe prevedere due mesi per le offerte: l’aggiudicazione arriverà a fine gennaio, dopodiché partiranno subito bonifica bellica (270 giorni) e progettazione esecutiva (90 giorni). Più incerti i tempi della Via, ottenuta la quale i lavori (previsti quindi iniziare nel corso del 2022) prenderanno 1.700 giorni. “Abbiamo invece ritenuto – ha spiegato Macii – di non chiedere il parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici in ragione delle verifiche cui abbiamo già sottoposto il progetto, ad esempio con Cnr e Ispra”, una possibilità concessa (necessaria però formale motivazione) dal combinato disposto dei decreti semplificazioni varati nel 2019 e 2020 e del decreto di commissariamento.
“Successivamente all’avvenuta aggiudicazione degli interventi di prima fase – ha infine spiegato l’ente – l’AdSP procederà, con separato appalto, ad affidare l’intervento di realizzazione (e relativa concessione) di un terminal container potenzialmente in grado di accogliere traffici per un totale di 1,6 milioni di Teus. Le dimensioni del terminal prevedono 60 ettari di piazzale, una banchina di 400 metri lineari con fondali a -16 metri (con possibilità di approfondimento fino a – 20 metri), un canale di accesso con fondali a – 17 metri (con possibilità di approfondimento a – 21 m)”.
A.M.
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