I porti di Genova e Savona faticosamente (e in concorrenza) all’inseguimento del 2019 (-6%)
Ad agosto, in base alle statistiche rese note dall’ente, i volumi di merce movimentata nei porti dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale sono stati maggiori del 13,6% rispetto a quelli dell’agosto 2020, portando il bilancio progressivo annuale (gennaio-agosto 2021-2020) a +12,5% (valore più marcato a Genova, 12,8%, che a Savona, 11,5%). Un dato […]
Ad agosto, in base alle statistiche rese note dall’ente, i volumi di merce movimentata nei porti dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale sono stati maggiori del 13,6% rispetto a quelli dell’agosto 2020, portando il bilancio progressivo annuale (gennaio-agosto 2021-2020) a +12,5% (valore più marcato a Genova, 12,8%, che a Savona, 11,5%).
Un dato da leggersi con le dovute cautele, come spiega la nota dell’ente stesso, dato che, quanto ai container (principale fattore, con il +17,2% delle tonnellate), “tale risultato deriva dalla combinazione degli effetti prodotti dalla ripresa dei volumi, da un lato, e dal prolungarsi di numerose inefficienze operative che da circa un anno determinano ritardi e congestioni nei principali porti a livello globale e che sono state aggravate anche dalla temporanea chiusura nei mesi precedenti delle attività di alcuni fra i porti principali in Cina”. Così che “nel mese di agosto si è perciò registrato un livello di importazioni estremamente alto per il periodo”, mentre “sul versante delle esportazioni, il mese che si è appena concluso, tradizionalmente caratterizzato da bassi volumi in corrispondenza della sospensione di molte attività produttive, ha invece beneficiato dello smaltimento di quantitativi di traffico che non avevano trovato spazio nelle settimane precedenti”.
Ancora distanti tuttavia i valori complessivi dell’anno prepandemico. Rispetto ai primi 8 mesi del 2019 nei due porti si è movimentato il 6% in meno. Migliore il recupero di Savona, dove si è al -1,2% che quello registrato a Genova, complici, presumibilmente, i volumi di traffico spostatisi dal capoluogo al nuovo terminal container di Vado Ligure divenuto operativo a partire dal 2020: i 35mila Teus dei primi 8 mesi 2019 di Savona sono diventati 147mila nel 2021 e le 335mila tonnellate 1,7 milioni; a Genova si è rimasti a 1,78 milioni, con le corrispondenti tonnellate però decresciute da 16,7 milioni a 15,9. Del resto, in generale, per tonnellate il traffico containerizzato dei due porti è cresciuto rispetto ai primi 8 mesi del 2019 del 3,2%.
È invece ancora negativo, -1,5%, il valore rispetto al 2019 delle altre merci convenzionali e resta pesante il bilancio di rinfuse solide (per quanto temperato dalla rilevanza relativa della merceologia), -25,1%, e soprattutto (dato il peso relativo e il legame con l’attività produttiva) quello degli oli minerali, -15,6%. Ancora sotto, -6,7%, le altre rinfuse liquide, male il traffico industriale, -15,4% e peggio provviste e bunkeraggi, -24,4%.
Un risultato quest’ultimo influenzato molto dal traffico passeggeri, diminuiti nei primi mesi del 2021 rispetto al 2019 del 48,8%. Qui, come è noto, l’effetto pandemico è tutt’ora molto significativo per le crociere, -80,8%, meno marcato, -28%, per i traghetti. E, come per il traffico commerciale, i primi 8 mesi del 2021 sono stati decisamente migliori (per l’esattezza del 37,9%) di quelli del 2020.
A.M.
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