Due navi ro-ro di Moby passano in charter a Dfds e Cobelfret (AGGIORNATO)
(AGGIORNATO IL 4/10/2021 alle h.14:30) Due navi ro-ro lasciano temporaneamente la flotta di Moby. Secondo quanto riferito a SHIPPING ITALY da diverse fonti di settore, sia la nave Maria Grazia Onorato che la Eliana Marino nei prossimi mesi opereranno in charter per due diverse compagnie di navigazione. Quest’ultima (con la sua capacità di 2.500 metri […]
(AGGIORNATO IL 4/10/2021 alle h.14:30)
Due navi ro-ro lasciano temporaneamente la flotta di Moby. Secondo quanto riferito a SHIPPING ITALY da diverse fonti di settore, sia la nave Maria Grazia Onorato che la Eliana Marino nei prossimi mesi opereranno in charter per due diverse compagnie di navigazione.
Quest’ultima (con la sua capacità di 2.500 metri lineari) ha lasciato ieri il porto di Genova per entrare in servizio con la compagnia di navigazione danese Dfds fra il porto turco di Mersin e quello italiano di Trieste. Più precisamente si tratta, secondo quanto ricostruito (in assenza di conferme ufficiali dalla ‘balena blu’), di un impiego di 6 mesi a una rata di nolo giornaliera pari a circa 14.000 euro. Finora questa nave era stata impiegata sui collegamenti fra i porti di Genova, Livorno e Olbia.
Per ciò che riguarda la più moderna Maria Grazia Onorato (4.076 metri lineari di capacità di carico, ovvero 283 trailer) pare che a breve sia destinata a lasciare anch’essa il Mar Tirreno per aggiungersi alla flotta di Cobelfret ma in questo caso per oltre 6 mesi (forse 12). La rotta su cui verrà impiegata dovrebbe essere presumibilmente in Nord Europa e il valore del nolo giornaliero si aggira in questo secondo caso su più di 20.000 euro giornalieri.
In entrambe i casi si tratta di sub-charter poiché le navi Eliana Marino e Maria Grazia Onorato non sono di proprietà di Moby ma operate in virtù di un noleggio a scafo nudo (bare boat charter) pluriennale.
Il gruppo presieduto e controllato da Vincenzo Onorato, a proposito della causa intentata negli Stati Uniti contro Morgan Stanley, Morgan Stanley & Co., LLC, Massimo Piazzi, Dov Hillel Drazin e Antonello di Meo accusati di negoziare le obbligazioni di Moby utilizzando informazioni riservate e non pubbliche, ha offerto un aggiornamento successivo ala richiesta di un provvedimento d’urgenza alla Corte americana che proibisse agli imputati di acquistare altre obbligazioni.
“Le difese depositate dai soggetti citati – spiega la società armatoriale in una nota – hanno ulteriormente corroborato le affermazioni di Moby secondo cui Morgan Stanley ha cospirato con Di Meo, e che gli imputati hanno tenuto una condotta illegale per danneggiare Moby e il suo processo di ristrutturazione. In considerazione di ciò, Moby sta promuovendo ulteriori e separate azioni a questo proposito e, per il momento, non sta più chiedendo alla Corte americana l’emissione del provvedimento d’urgenza”.
Inoltre Moby “ha chiesto l’approvazione del Tribunale italiano per ottenere presso la Corte degli Usa la protezione del procedimento concorsuale in corso in Italia, dato che le sue obbligazioni sono regolate dalla legge americana”. Infine la ‘balena blu’ ha fatto saere che continuerà a proteggere vigorosamente i suoi dipendenti e creditori nei Tribunali italiani e statunitensi.
Nicola Capuzzo
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